Non spegni il sole se gli spari addosso: Crash Libero!

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Non spegni il sole se gli spari addosso:
Crash Libero!

Il nostro pensiero è tornato immediatamente a quella mattina del 21 ottobre
scorso, a Roma, a piazza Sempione. Le stesse camionette che chiudono con la
violenza spazi liberati, la stessa puzza di morte che cerca di tingere di nero
gli squarci di colore che precar* e student* aprono nelle metropoli svendute
alla rendita e alla speculazione privata. Riviviamo, con la rabbia nel cuore,
lo sgombero dell’Horus occupato e quello del centro sociale Paz di Rimini,
avvenuto nella stessa giornata.

Ancora una volta, si pensa di rispondere con la guerra a chi, dal basso,
costruisce spazi di libertà e afferma nuovi diritti. Nessuno sgombero può
fermare il nostro desiderio di rivolta, nessuna camionetta può fermare le onde
di libertà che attraversano le nostre città. Mentre tutto il paese grida nelle
strade "Noi la crisi non la paghiamo", governo e poteri forti provano
a colpire e a dividere i movimenti, utilizzando la polizia e qualche frattaglia
neofascista. Ma noi non abbiamo paura.

Il nostro abbraccio più caldo, la nostra solidarietà va ai fratelli e alle
sorelle del Crash!, con i/le quali, un’anno fa, abbiamo rioccupato un sogno –
via Zanardi 106 – che oggi qualcuno tenta di uccidere. Ci saremo di nuovo,
ancora una volta, per riprenderci ciò che ci spetta: a Roma, a Rimini, a
Bologna, a Palermo, in tutta Italia. Gli sgomberi non fermano le nostre lotte e
le nostre passioni.
Con rabbia e con amore.

Le compagne e i compagni dell’Horus Occupato

Roma, 26 novembre 2008

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