Adunanza Sediziosa! Non abbiamo paura

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso-bAdunanza Sediziosa! Non abbiamo paura

15 studenti denunciati per i fatti di Piazza Navona

Roma: Oggi alla Sapienza si è tenuta la
conferenza stampa  per parlare e comunicare con tutti in merito alla
gravissima vicenda delle denunce, che sono arrivate in queste ore, ai danni di
15 studenti dell’università per i fatti di piazza Navona. L’ipotesi
della magistratura – tutta da verificare visto che molte persone denunciate
neppure erano presenti nella piazza durante i fatti – è che questi studenti
sono passibili di un’accusa per lesioni, rissa e adunata sediziosa
.
Queste denunce non parlano di quello che è realmente accaduto in piazza Navona.
L’unica adunata sediziosa che si è tenuta il 29 ottobre è quella di un gruppo
di neofascisti armati di tutto punto e mililtarmente organizzati che entrano in
una piazza -in cui si stava tenendo una manifestazione, questa si autorizzata e
pacifica, contro l’approvazione  del decreto Gelmini –  per aggredire
indiscriminatamente gli studenti medi e universitari. Anche l’accusa di rissa
oltre a non corrispondere ad una verità giuridica, risponde ad una precisa
esigenza politica del Governo: quella di equiparare un gruppo sparuto di neofascisti
alla potenza del movimento dell’onda. Continueremo a ribadire che quel
giorno a piazza Navona non ci sono state due aggressioni simmetriche, non c’è
stata una rissa, ma un’unica aggressione di un gruppo ben definito ai danni di
tutti gli studenti.
In questi giorni continueremo a dire che "noi
non abbiamo paura"
nè di affermare la qualità antifascista di
questo movimento, nè  di queste denunce. Noi non abbiamo paura di un
Governo, che prova con queste accuse ad intimidirci, criminalizzarci e metterci
all’angolo. Noi non abbiamo paura, e per questo continueremo a produrre momenti
di conflitto e di protesta con l’intelligenza e la determinazione che ci ha
caratterizzato fino ad ora.

 

Roma, 24 novembre 2008

 

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.