Frati dimettiti….

Frati con la divisa


Potremmo dilettarci ore sul ruolo di Gheddafi, sulla sua visita, sulla sue
scorribande in città, sui suoi ritardi, sulle sue letio magistralis, sulla sua
tenda, sul fatto che sia un dittatore e/o un nemico degli yankee, rimane il
fatto che le sue apparizioni sono state accompagnate da un´inaccettabile
militarizzazione e che gli accordi che è venuto a stringere sono da
"respingere".

Tutti invece hanno fatto a gara per compiacerlo. Da Berlusconi ad Alemanno,
dalla Marcegaglia a Frati. E tutto questo si ripeterà a luglio, quando l´
ineffabile colonnello "anticolonialista" siederà al desco dei grandi della
terra, o meglio dei responsabili della crisi.

Gli studenti alla Sapienza si sono sfilati dal coro e hanno tracciato ancora
una volta una forte avversione alla realpolitik rompendo il tentativo di
normalizzare militarmente il dissenso, come già accaduto con il protocollo
regola cortei. Come in quella occasione, giovedì scorso siamo stati ancora una
volta al fianco degli studenti e chiediamo a tutti e tutte in questa città di
covare intolleranza contro le forme del controllo e le spinte securitarie.

Il voto sul pacchetto sicurezza sarà lo spartiacque. Costruire insieme una
potente mobilitazione in Senato è necessario per respingere al mittente la
svolta autoritaria che il governo Berlusconi sta tentando di imporre nel
paese.

Ci vediamo in città!


Roma, 15 giugno 2009

Blocchi Precari Metropolitani

Foto da eidonpress..

 

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Stupro a Bufalotta!

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE:

CASA, REDDITO E DIRITTI PER TUTTE

 

Nella notte fra il 2 e il 3 giugno una donna di 34 anni è stata stuprata mentre rientrava nella sua abitazione a Bufalotta.

Questa volta lo stupratore ha agito con il volto coperto, pare si tratti di un uomo italiano.

Nei
mesi scorsi a Roma si sono ripetuti numerosi episodi di violenza contro
le donne, utilizzati strumentalmente per aizzare la guerra contro i
migranti.

Invece
che affrontare l´emergenza culturale in un paese in cui il maschilismo
e il patriarcato legittimano la violenza maschile (l’80 per cento delle
violenze avviene dentro le mura domestiche), in un sistema economico
che precarizza le nostre esistenze, il governo Berlusconi utilizza la
retorica della "sicurezza", per varare provvedimenti razzisti e
xenofobi che nulla hanno a che fare con  la lotta contro la violenza
sulle donne. E’ certo che le ronde militari o civili nelle strade non
ci tutelano dai maschi che, dentro casa, violentano mogli, figlie, ex
fidanzate.

E
mentre si militarizzano le città, in un paese consegnato a una cultura
sessista (basta dare un’occhiata ai programmi tv o alle pubblicità), il
governo vara il "pacchetto sicurezza" e taglia i fondi ai centri
antiviolenza come ai servizi sociali.

La
violenza contro le donne non ha passaporto, è maschile. Si tratta di un
fenomeno che attraversa tutte le culture, tutti gli strati sociali. Il
problema della violenza sulle donne è legato a una cultura di dominio
maschilista che segna ancora le relazioni sociali nel nostro paese. Le
donne straniere, tra tutte, vivono un doppio problema, perché se non
hanno il permesso di soggiorno non possono difendersi e denunciare.

Per
tutte manca la certezza del reddito, la certezza di una casa, persino
la certezza dell’assistenza sanitaria. Con il nuovo pacchetto sicurezza
non si sa neppure se i centri antiviolenza potranno accogliere per via
legale le cittadine straniere senza permesso di soggiorno.

Come
abitanti di questo territorio crediamo che la sicurezza non passi per
la militarizzazione e il controllo sociale. La nostra libertà la
difendiamo insieme autorganizzando la nostra vita, non la deleghiamo né
a un poliziotto né a un sindaco con la croce celtica al collo. Abbiamo
bisogno di servizi, di scuole, di strade illuminate, di condividere
spazi di socialità dove elaborare una cultura differente dello stare
insieme, a partire dai linguaggi con i quali donne e uomini
sperimentano forme di convivenza, basate sul riconoscimento delle
differenze – prima fra tutte, quella di genere – e sul pieno
riconoscimento dell´autodeterminazione delle donne.

Non serve il pacchetto sicurezza, non servono ronde né telecamere, non abbiamo bisogno di altro controllo ma di diritti.


Vogliamo la libertà di andare dove vogliamo, la libertà di conquistare i nostri diritti.

Contro la violenza maschile sulle donne, contro il sessismo e il patriarcato, contro il razzismo e la società del controllo

 

Casa, reddito, cultura, diritti per tutte.

 

Guai a chi ci tocca!

 

 

Blocchi Precari Metropolitani- Volonté occupato

 

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La felicità non si paga si strappa: 2 anni!

 H O R U S S P O T

  

 

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No al pacchetto sicurezza- No G8

 

 

 

Roma
– Intolleranti al razzismo – No Border No G8

San Papier santo subito! – Blitz della Rete No G8

Roma – Venerdì 29 maggio 2009

Blitz e azioni dislocate nella città
ospitante il G8 sull’immigrazione. Questa mattina blitz alla sede
dell’anagrafe, poi azione alla Marina Militare, infine apparizione
di San Papier a Santa Maria Maggiore. Fermati e denunciati per
manifestazione non autorizzata cinque attivisti, un italiano e
quattro migranti.

Oggi apre i lavori il G8 dei ministri degli interni
e della giustizia che si occuperà di immigrazione e sicurezza.
Gli 8 “grandi” si apprestano a varare misure liberticide e
razziste, per scaricare il costo della crisi economica sulla pelle
dei e delle migranti e di tutti noi. In particolare, in Italia,
l’imminente approvazione del “pacchetto scurezza” con
l’introduzione del reato di clandestinità consegnerà
ancora di più al ricatto e allo sfruttamento fette consistenti
della popolazione delle nostre città.

L’intenzione del governo italiano, in linea con il
resto dei paesi del G8, è quello di mettere fuori legge la
libertà di movimento. L’approvazione del “pacchetto
sicurezza” renderà l’intero territorio nazionale una “zona
rossa” per i migranti e non solo. Per questo oggi noi, migranti e
italiani, abbiamo occupato la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Se passeranno questi provvedimenti razzisti,
migliaia di persone che già vivono e lavorano sul territorio
italiano saranno costretti a occupare chiese in tutta Italia, per
vedere riconosciuta l’inalienabilità del diritto di esistere
liberamente, oltre ogni frontiera.

Oggi nella basilica di Santa Maria Maggiore,
collocata all’Esquilino, il quartiere multietnico di Roma, abbiamo
portato l’immagine di San Papier, il santo dei profughi, dei
richiedenti asilo, dei migranti che attraversano ogni giorno le
frontiere in cerca di un futuro migliore, molto spesso a costo della
vita.

No G8 – Stop pacchetto sicurezza

Siamo tutti clandestini

O.I.M.

Ministero della Marina

Ponte Galeria

Basilica Santa Maria Maggiore

Piazza di Spagna

Globalject.info

 

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La Felicità non si paga si strappa!

Roma 25 maggio, ore 17.00 – Assemblea pubblica con rappresentanti istituzionali di Provincia e Regione presso l’Horus liberato 2.0 – piazza Sempione

 

Appello:

Liberi dalla rendita, libere dal controllo

Autogestione,
autonomia, autogoverno.
Sono passati due anni dal primo
giugno 2007, dalla liberazione dell’ex Horus club di piazza
Sempione, che rischiava di diventare l’ennesima speculazione
commerciale della città. Due anni intensi di chi ha scommesso
sull’autonomia dei movimenti come bussola collettiva nella crisi
della rappresentanza e nella crisi globale. Due anni di conflitto
sociale e indipendenza politica, contro la rendita e per la
riconquista di reddito. Due anni di case occupate e produzione
culturale, diritti di cittadinanza e nuovo antifascismo, difesa dei
beni comuni e diritto allo sport. Due anni di sperimentazione contro
la precarietà e welfare dal basso. Due anni che hanno cambiato
le mappe della metropoli e la nostra vita.

Ma anche
due anni di resistenza alle politiche di controllo
,
culminati il 12 dicembre 2008 con la liberazione di Horus dopo 54
giorni di occupazione militare da parte di carabinieri e
«contractors», pagati dalla proprietà Gemini. Il
sindaco con la celtica al collo si è dovuto rimangiare le
parole pronunciate la mattina del 21 ottobre: «Oggi inizia un
lungo periodo di sgomberi», aveva detto, gongolante, Alemanno.
E invece, non solo abbiamo riconquistato uno spazio per tutti, ma
abbiamo attaccato la rendita liberando stabili in tutta la città
e avviando progetti abitativi, sociali e culturali. Insieme agli
altri movimenti abbiamo riaperto uno spazio di conflitto dentro e
contro la nuova governance della destra.

Con
la stessa determinazione ci prepariamo a questo secondo compleanno
,
consapevoli dei rischi e delle opportunità del momento. Da una
parte, la forza dei movimenti sociali che vogliono far pagare la
crisi a banche e multinazionali, contro un G8 che tenta la carta
disperata del vertice abruzzese, utilizzando la tragedia del
terremoto per una legittimazione impossibile. Dall’altra, una
politica di controllo e repressione sempre più intensa che, a
partire dalla condizione migrante, prova a cancerizzare l’intera
società. In questo senso, le norme razziste del pacchetto
sicurezza intendono colpire tutti coloro che si battono per i propri
diritti.

Proprio in questi giorni, la vicenda Horus
è tornata sul tavolo del comitato provinciale per l’ordine e
la sicurezza, preludio politico ad un nuovo, probabile, tentativo di
sgombero. La stupidità di questi signori non riuscirà a
spezzare le nostre passioni. L’Horus liberato è uno spazio
meticcio animato da studenti, precarie, migranti, apolidi senza
nazionalità, persone che affermano il diritto alla libera
scelta e all’autodeterminazione sessuale. Noi non abbiamo paura,
pronti come sempre a giocarci tutto per tutt*.

Vogliamo festeggiare due anni di resistenza promuovendo tre tappe
di incontro, socialità e azione diretta:

Lunedì 25 maggio, alle 17, assemblea
pubblica «Due anni di Horus: autonomia, produzione culturale,
nuovo welfare», a cui parteciperanno gli assessori regionali al
bilancio, al lavoro e alla cultura, consiglieri provinciali e
regionali.

Giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 maggio,
mobilitazione contro il G8 dei ministri dell’interno e della
giustizia.

Sabato 6 giugno, dal pomeriggio fino
all’alba, happening culturale e musicale non stop.


La felicità non si paga, si strappa.

Horus
Liberato 2.0

21 maggio 2009

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Rete noG8 – Roma….

Appello 28-29-30 Maggio contro il G8 su
immigrazione e sicurezza a Roma

Roma
Giovedì 14 maggio 2009

Intolleranti al razzismo
Per abbattere muri e frontiere.
Per
una cittadinanza globale

Nabruka Mimuni, questo è il nome della donna che si è
tolta la vita nella notte tra il 6 e il 7 maggio nel lager di Ponte
Galeria, alle porte di Roma. 227, le persone delle quali non
conosciamo il nome né la sorte respinte verso la Libia nella
stessa notte, inaugurando la linea dura del ministro Maroni sui
respingimenti in mare. Inutile parlare di diritti umani inviolabili,
illusorio appellarsi a una qualche convenzione internazionale,
insufficiente erigersi a difesa della Costituzione italiana.

Classi separate, autobus separati, medici spia, presidi spia,
reato di clandestinità, sindaci sceriffo, “sicurezza
partecipata”, esercito nelle strade, militarismo civico, checkpoint
metropolitani: il mondo intorno a noi sembra evolversi rapidamente in
un’escalation di razzismo e violenza istituzionale che mirano a
stringere tutte e tutti noi nella morsa della paura, dello
sfruttamento e del controllo. Il governo blinda il pacchetto
sicurezza. Berlusconi non vuole un’Italia multietnica e lo spettro
dell’apartheid si fa realtà.

Le politiche razziste e securitarie sono pratiche di governo nella
crisi economica. In assenza di politiche anticrisi l’unica risposta
è la sicurezza che si traduce nella riduzione di libertà
e diritti. Come fermare altrimenti le resistenze se non ingabbiando
(preventivamente) la società, producendo separazione e odio
razziale? Queste misure colpiscono in particolare i/le migranti ma
riguardano tutt* e puntano a dividere e a rompere i rapporti di
solidarietà tra le persone, alimentando la paura e rendendo
tutt* più ricattabili.

Ma il futuro non è scritto. Le rivolte nei centri di
detenzione per migranti (CIE), da Lampedusa a Torino, da Milano a
Ponte Galeria, accendono un fuoco di speranza e libertà. Le
voci e le mobilitazioni contro il pacchetto sicurezza gridano che
sono molt* a sfidare la paura. Le lotte sociali non si fermano, anzi
si moltiplicano.

È urgente nelle prossime settimane moltiplicare azioni e
manifestazioni per rendere visibile l’indignazione e la rabbia nei
confronti di un governo sempre più razzista Il 23 maggio a
Milano ci sarà un’importante manifestazione nazionale della
campagna "Da che parte stare", contro la crisi, contro il
razzismo e per i diritti dei migranti.

Tra il 28 e il 30 maggio si terrà a Roma il G8 dei ministri
della giustizia e degli interni, che discuteranno di sicurezza, crisi
e immigrazione. A presiederlo sarà il ministro razzista
Roberto Maroni. Saranno in 8, solo in 8. Vorrebbero gestire la crisi
sulla nostra pelle, laddove la politica economica non offre
soluzioni, laddove il capitalismo traballa, laddove la crisi è
globale e non conosce frontiere, la loro risposta è
approfondire le differenze, contenere chi si ribella e chi lotta per
la propria dignità.

E’ arrivato il momento di far convergere le nostre lotte, le
lotte dei migranti, degli studenti, di lavoratori e lavoratrici
precar* che si ribellano a un mondo fatto di sbarramenti e frontiere,
di muri e razzismo feroce. Queste lotte stanno costruendo una rete di
resistenze alla crisi, al pacchetto sicurezza e al G8 di fine maggio,
che intende ratificare provvedimenti già operativi da tempo.
Sui nostri corpi, sulle nostre vite, contro i nostri diritti.

Per questo facciamo appello a costruire una settimana di
mobilitazioni che dal 23 maggio a Milano passi per due giornate di
azione decentrata il 28 e 29 maggio e per la manifestazione globale
di Roma del 30 maggio.

Per contestare le politiche razziste e liberticide del governo del
mondo, laddove il razzismo non guarda solo al colore della pelle, ma
vuole colpire trasversalmente tutt* coloro che reclamano diritti,
reddito, casa, cittadinanza, libertà di movimento.

Contro il pacchetto sicurezza e le leggi razziste Per la chiusura
dei CIE in Italia, in Europa e in tutto il mediterraneo L’unica
sicurezza che vogliamo è la libertà Contro frontiere e
muri, per la libertà di movimento Siamo tutt* clandestin*, la
cittadinanza che vogliamo è globale

Domenica 17 maggio, ore 17,00 al Volturno, via Volturno,
Roma.
Assemblea pubblica – cittadina – globale.

Giovedì 28 e Venerdì 29, Giornate di azioni
decentrate.

Sabato 30, Manifestazione globale contro il G8, Roma
Verso
la mobilitazione contro il g8 di luglio. Noi la crisi non la
paghiamo!

Rete noG8 – Roma

www.globalproject.info

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Music Against Racism

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Circolo di Willis Libero!

CIRCOLO DI WILLIS LIBERO!

Mercoledì
6 maggio
gli studenti e le studentesse libereranno ancora una
volta
uno spazio nel dipartimento di igiene. Dopo lo sgombero del Circolo
di
Willis questa è la sola risposta che il governo Frati
poteva ricevere: tutti
insieme, con gli studenti e le studentesse
di medicina in liberazione, per
liberare il Circolo di
Willis.

Uno spazio autogestito dove vivere altra socialità,
praticare libertà e
produrre saperi in autonomia, per
sfuggire alle maglie del controllo operato
dal governo
dell’università, per resistere a chi ci vuole ridurre a
mere
unità produttive.

Per continuare ad essere
ancora meravigliosamente incompatibili.

Dimostreremo per
l’ennesima volta che insieme siamo inarrestabili
ed
imprendibili.

Segui le impronte e libera uno
spazio!

*APPUNTAMENTO H13 ALLA MINERVA*

OMNIA
SUNT CO.M.UNI.A.! (cospirazione metropolitana per
l’università
autogestita)

PROGRAMMA:

06mag

H13
>> appuntamento alla minerva

H16 >> assemblea di
movimento "Libertà di spazi e normalizzazioni
nelle
metropoli del controllo" (intervengono: Bartebly (BO)
HorusLiberato2.0, via
induno (RM))

H21 >> proiezione
"L’Onda"

H22 >> Musikaperitiv! with Tribraco
(jazz elettriko)

07mag

NOTTE BIANCA
DELL’ONDA

dalle 16 mostre selvaggiamente disperse per il
dipartimento (liberato) di
igiene

Performance
teatrali

Empatia Venefica + Apostoli di Strada

HarkomRecords
(dancan)

KernelPanik (viper)

08mag

H16 >>
incontro "Rifiuti e nocività, racconti dalla
mondezza"

(interviene: coordinamento noinceneritore
d’albano)

11mag

H17>> seminario "psichiatria
è/e psicoterapia"

(a cura del prof. Gabriele
Cavaggioni)

13mag

H16>> incontro con la
carovana di SportSottol’Assedio appena tornata
dalla
Palestina

VOGLIAMO SPAZI PER
R
-ESISTERE


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Cinemainprima..

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Unders HorusLiberato 2.0

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