La Felicità non si paga si strappa!

Roma 25 maggio, ore 17.00 – Assemblea pubblica con rappresentanti istituzionali di Provincia e Regione presso l’Horus liberato 2.0 – piazza Sempione

 

Appello:

Liberi dalla rendita, libere dal controllo

Autogestione,
autonomia, autogoverno.
Sono passati due anni dal primo
giugno 2007, dalla liberazione dell’ex Horus club di piazza
Sempione, che rischiava di diventare l’ennesima speculazione
commerciale della città. Due anni intensi di chi ha scommesso
sull’autonomia dei movimenti come bussola collettiva nella crisi
della rappresentanza e nella crisi globale. Due anni di conflitto
sociale e indipendenza politica, contro la rendita e per la
riconquista di reddito. Due anni di case occupate e produzione
culturale, diritti di cittadinanza e nuovo antifascismo, difesa dei
beni comuni e diritto allo sport. Due anni di sperimentazione contro
la precarietà e welfare dal basso. Due anni che hanno cambiato
le mappe della metropoli e la nostra vita.

Ma anche
due anni di resistenza alle politiche di controllo
,
culminati il 12 dicembre 2008 con la liberazione di Horus dopo 54
giorni di occupazione militare da parte di carabinieri e
«contractors», pagati dalla proprietà Gemini. Il
sindaco con la celtica al collo si è dovuto rimangiare le
parole pronunciate la mattina del 21 ottobre: «Oggi inizia un
lungo periodo di sgomberi», aveva detto, gongolante, Alemanno.
E invece, non solo abbiamo riconquistato uno spazio per tutti, ma
abbiamo attaccato la rendita liberando stabili in tutta la città
e avviando progetti abitativi, sociali e culturali. Insieme agli
altri movimenti abbiamo riaperto uno spazio di conflitto dentro e
contro la nuova governance della destra.

Con
la stessa determinazione ci prepariamo a questo secondo compleanno
,
consapevoli dei rischi e delle opportunità del momento. Da una
parte, la forza dei movimenti sociali che vogliono far pagare la
crisi a banche e multinazionali, contro un G8 che tenta la carta
disperata del vertice abruzzese, utilizzando la tragedia del
terremoto per una legittimazione impossibile. Dall’altra, una
politica di controllo e repressione sempre più intensa che, a
partire dalla condizione migrante, prova a cancerizzare l’intera
società. In questo senso, le norme razziste del pacchetto
sicurezza intendono colpire tutti coloro che si battono per i propri
diritti.

Proprio in questi giorni, la vicenda Horus
è tornata sul tavolo del comitato provinciale per l’ordine e
la sicurezza, preludio politico ad un nuovo, probabile, tentativo di
sgombero. La stupidità di questi signori non riuscirà a
spezzare le nostre passioni. L’Horus liberato è uno spazio
meticcio animato da studenti, precarie, migranti, apolidi senza
nazionalità, persone che affermano il diritto alla libera
scelta e all’autodeterminazione sessuale. Noi non abbiamo paura,
pronti come sempre a giocarci tutto per tutt*.

Vogliamo festeggiare due anni di resistenza promuovendo tre tappe
di incontro, socialità e azione diretta:

Lunedì 25 maggio, alle 17, assemblea
pubblica «Due anni di Horus: autonomia, produzione culturale,
nuovo welfare», a cui parteciperanno gli assessori regionali al
bilancio, al lavoro e alla cultura, consiglieri provinciali e
regionali.

Giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 maggio,
mobilitazione contro il G8 dei ministri dell’interno e della
giustizia.

Sabato 6 giugno, dal pomeriggio fino
all’alba, happening culturale e musicale non stop.


La felicità non si paga, si strappa.

Horus
Liberato 2.0

21 maggio 2009

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