RE/ACT! Giù le mani dalla cultura!

RE/ACT!

ALEMANNO, TREMONTI, giù le mani dalla CULTURA!
assemblea
mercoledi 23 giugno h. 17
presso lo spazio culturale Angelo Mai – viale delle Terme di Caracalla 55/a

In Europa si investe nel settore culturale in media circa l’1,5%;l’Italia investe nello stesso settore lo 0,3 %.

Una politica suicida ben rappresentata dal devastante effetto TreBondi che mette a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro,
che taglia il 25% del Fondo Unico per lo Spettacolo, sopprime l’Eti (Ente Teatrale Italiano)- che significa chiudere 3 teatri storici a Roma,
Firenze e Bologna, mettere a rischio 144 posti di lavoro, cancellare il principale canale di promozione all’estero del nostro teatro.

La stessa politica purtroppo viene recepita dalla giunta Alemanno, che a partire da uno dei primi atti del Campidoglio,
taglia l’80% dei finanziamenti per le iniziative culturali dei Municipi, portando alla chiusura molte attività nei territori e i
nterrompendo bruscamente il ciclo già contraddittorio della “Roma Capitale europea della cultura” che fino a qualche anno fa tanto faceva parlare di sé.

Si trattava però di un ambiguo risultato, destinato a fallire rapidamente e a mostrare la sua debolezza.
Il miracolo di “Roma Capitale europea della cultura” si fondava su una espansione selvaggia, giocata su migliaia di lavoratori precari dell’indotto culturale, turistico e dei servizi: un mondo di stage, di contratti “atipici” utilizzati in modo spregiudicato e di lavoro nero vero e proprio. Un sistema fragile, per niente lungimirante, che mai avrebbe potuto garantire continuità culturale e lavorativa per Roma.

A seguire la destra al Governo di Roma, che attua senza esitazione il suo cavallo di battaglia: la cancellazione dell’intervento pubblico
e dell’idea stessa di welfare come campo di azione di chi gestisce “la cosa pubblica”, a partire dal taglio dei servizi e degli investimenti produttivi per la capitale.

Una situazione drammatica che colpisce soprattutto il settore della cultura, che negli anni passati aveva trainato la fase espansiva dell’economia cittadina.

La Giunta Alemanno, incapace di una più attenta programmazione della spesa pensa di coprire l’assenza di proposta con grandi e piccoli eventi di scarsa qualità che consumano le esigue risorse a disposizione – in una stupefacente continuità con i peggiori caratteri della Roma veltroniana. Tra un Capodanno da strapaese (1milione di euro) e un teatro itinerante deserto “contro il bullismo” (800mila euro), si chiede a migliaia di artisti, tecnici, organizzatori, attori di cambiare lavoro oppure di iscriversi a qualche associazione di comodo che ruota intorno all’estrema destra romana, sempre in prima fila tra i vincitori dei pochi bandi del Comune rimasti.

Il tema delle risorse pubbliche per la cultura coinvolge tutti coloro che in questi giorni si stanno mobilitando contro la guerra all’intelligenza del governo Berlusconi. Ma non solo: insieme ai tagli, emerge con forza l’assenza di spazi adeguati alla cultura, oltre al collasso di quelli esistenti, costretti a sopravvivere tra riduzione dei finanziamenti, sgomberi forzati e costi di gestione insostenibili.

Una china che si può fermare attraverso il recupero e la destinazione culturale del patrimonio immobiliare abbandonato, pubblico e privato.

In questo senso, l’esperienza degli spazi sociali autogestiti, dei laboratori di sperimentazione, rappresenta un valore per la città, perché capaci di tenere insieme riqualificazione territoriale (soprattutto in periferia) e accesso diffuso alla cultura – in particolare in questa asfissiante crisi.

Per questo la giunta Alemanno punta ad azzerare questo patrimonio, usando il cappio di una “legalizzazione mercantile”, fatta di costi di affitto e di utenze (e richieste di arretrati!) insostenibili.

Per avviare questa campagna partiamo da noi, artisti, tecnici, associazioni, cooperative e centri sociali, laboratori, che ogni giorno producono arte e sperimentazione, spazi attraversati da migliaia di persone che mantengono viva la scena culturale cittadina.

Ci battiamo per un fondo strutturale per la produzione indipendente e per i precari del settore, che strappi dalle mani delle “superlobby” di Alemanno le risorse per metterle a servizio di chi si organizza in forma autonoma e autogestita.

Su questa sfida ad Alemanno e alla sua cricca, chiamiamo tutta la città
a un primo appuntamento pubblico di confronto per

mercoledi 23 giugno, alle 17, presso lo spazio culturale Angelo Mai, viale delle Terme di Caracalla 55/a

Per aderire: reactroma@gmail.com
blog:
http://react2010.wordpress.com/

Primi Firmatari:

Associazioni, compagnie, centri sociali, comitati:
100 Autori Giovani
Action
Angelo Mai
ApTI
Artisti 7607
Assalti Frontali
Ass, Culurale Affabulazone
Ass. Culturale Beba Do Samba
Ass.Culturale Cantiere Jazz
Ass. Culturale
Ass. Culturale Defrag
Ass. Culturale Deluxe
Ass. Culturale Yakaar Italia Senegal
Ass. Culturale PioLaTorre
CasettaRossa spa
Centro di cultura popolare Tufello
Centro Sociale 32
Centro Sociale Torbellamonaca
Comitato cittadino per il Teatro del Lido di Ostia
Collettivo l’officina
Compagnia Capotrave
Csc students
Empatia Venefica
Esc
Gothic Network
Horus Project
Kollatino Underground
La linea di Greta
La Strada
LINK
Margine Operativo
Rialto
Spartaco
Sans Papier
Setteteste
Strike
Spazio Sociale 100Celle Aperte
Teatri di Vetro
Teatro Furio Camillo
Triangolo Scaleno Teatro
Usi Ait
Voci nel Deserto
Zeropuntotre
Zona Rischio
ZTL – Zone Teatrali Libere

Artisti, tecnici, operatori dello spettacolo:
Pietro Masturzo (fotografo, vincitore del premio World Press Photo 2010)
Canio Loguercio
Claudia Pajewski (fotografa)
Clementino (rapper)
Federica Santoro
Lidia Ravviso (regista, Woka produzioni)
Margherita Pescetti (regista)
Enrico Barile (operatore video)
Toni Bruno (fumettista)
Pietro Masturzo (fotografo, vincitore del premio World Press Photo 2010)
Claudia Pajewski (fotografa)
Filippo Gatti (cantautore)
Giulia Anania (cantautrice)
Fabio Fontanella (illustratore)
Marcello Saurino
Alioscia Viccaro (attore e regista)
Luca Gennari
Marisa Vallone
Giulia Ducci
Astrid Meloni (attrice)
Gabriele Benedetti (attore)
Simona Senzacqua
Luisa Cappelli
Valerio Gatto Bonanni
Paolo Rosario Mele

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