Horus sotto sgombero…

 
Guai a chi ci tocca!
Diritti e spazi pubblici a Roma: trattative o barricate?

 

3 / 10 / 2009

Da qualche tempo il nostro paese vive un clima di
paura e di chiusura. Davanti a una crisi economica e sociale
devastante, il potere gioca la carta della guerra tra poveri,
dell’attacco alle libertà di espressione e di movimento,
intensifica i processi di precarizzazione del lavoro e i tagli al
welfare, distrugge la formazione pubblica e la cultura.

Nella nostra città questo clima è
alimentato dalle scelte della giunta Alemanno che, dall’inizio di
settembre, ha aperto uno scontro frontale con i movimenti per il
diritto all’abitare. Lo testimoniano lo sgombero dell’ex Regina
Elena
e la vergognosa inchiesta giudiziaria nei confronti
dei precari e delle precarie della scuola occupata 8 marzo
della Magliana,
colpevoli di aver riqualificato una
struttura abbandonata, in cui hanno trovato accoglienza chi non
poteva permettersi un affitto o un mutuo da strozzini.

L’attacco ai diritti e alle libertà
coinvolge tutte le persone che desiderano un’altra città,
aperta, libera, multiculturale: dai migranti che resistono al
pacchetto sicurezza ai senza casa che si arrampicano sui
tetti dei Musei capitolini; dai precari e studenti
che lottano contro i tagli del governo fino ai lavoratori della
cultura, passando per la comunità omosessuale che si ribella
alle aggressioni fasciste.

In questo scenario, arriva l’ennesimo atto di
guerra contro gli spazi autogestiti, luoghi di produzione culturale e
di nuovi diritti, luoghi sottratti alla speculazione immobiliare. A
distanza di un anno dal primo sgombero “manu militari” dellHorus
di piazza Sempion
e, la rendita torna
all’attacco, per interrompere un’esperienza che ha riaperto uno
spazio politico indipendente e radicale nella città del
sindaco con la celtica al collo. Il 10 ottobre, quasi
certamente, si chiude la tregua con la questura.

In assenza di una trattativa vera che riconosca
il diritto alla continuità dell’esperienza politica e
culturale di Horus (come previsto anche dalla Delibera 26 sugli spazi
sociali), ci prepariamo a RESISTERE, contro
l’arroganza della giunta Alemanno.

Facciamo appello a tutta la città libera,
ai movimenti, ai centri sociali, alle occupazioni di case, alle reti
di precari e studenti, ai migranti, alle reti gbltq, agli artisti, ai
musicisti ribelli, a tutte e tutti coloro che vogliono difendere la
libertà e gli spazi di libertà.

Giovedi’ 8 Ottobre  Ore 17

Assemblea Pubblica In Piazza Sempione

Sabato 10 Ottobre  dalle 21 all’alba,

 Resist_dance party. Horus No_Stop!

Musica, Teatro, Video, Arti Performative

…per resistere un minuto più di loro!

Horus Liberato 2.0 _ Blocchi Precari Metropolitani

Prime adesioni:

Assalti Frontali, Ulderico Pesce, Ascanio Celestini, Elio Germano,
Valerio Mastandrea, Associazione Le Sirene, Margine Operativo, Arci
Roma, Brusco, Yaga-Yaga, Villa Ada Posse, Giulia Anania, Filippo
Gatti, Rossella Marchini, Paolo Berdini, Antonello Sotgia, Massimo
Ilardi, Sandro Medici, Anna Pizzo, Peppe Mariani, Ivano Peduzzi,
Massimiliano Smeriglio, Gianluca Peciola, Marcello Paolozza.

Action, ASPD Ad Maiora Casal Bertone,Casetta Rossa, Comitato
Obiettivo Casa, Castani 44, Coordinamento cittadino di lotta per la
casa, Scuola Occupata ex 8 Marzo, Loa Acrobax, Angelo Mai, Astra19
spa, Corto Circuito, Esc, Ex Snia, Factory, Forte Prenestino,
Kollatino Underground, La Strada, Palestra Popolare Valerio Verbano,
Point Break, Portonaccio 36, San Papier, Spartaco, Spazio sociale 32,
Strike spa, Studenti e studentesse in mobilitazione all’università,
Usi_Ait, Via Alpi Apuane Villetta Occupata, Volontè Occupato.

globalproject

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