Con
questa promessa ieri i movimenti di lotta per l’abitare e i centri
sociali hanno concluso l’occupazione del tetto dei Musei Capitolini in
Piazza del Campidoglio a Roma.
L’occupazione del tetto e il presidio in Piazza Venezia, che vanno
avanti dallo sgombero dell’ ex complesso ospedaliero Regina Elena del
primo settembre, hanno strappato un incontro con il Prefetto di Roma e
riportato l’ emergenza abitativa su un terreno politico.
Il primo obiettivo è stato quello di chiarire che i Centri di
Accoglienza/Detenzione (peraltro fatiscenti), dove sono state rinchiuse
250 famiglie, non sono una soluzione possibile per l’emergenza
abitativa e Martedì 15 Settembre la giunta Alemanno dovrà comunicare
soluzioni alternative e dignitose per gli sfrattati del Regina Elena.
Allo stesso tempo i movimenti hanno strappato la riapertura del tavolo
inter.istituzionale sulle politiche abitative con tutti gli enti locali
fermando così la spirale di sgomberi in cui Alemanno voleva trascinare
tutta la città.
Queste prime tappe sono l’inizio di un percorso che continua e che
vedrà
Venerdì 11 Settembre
una Manifestazione cittadina
convocata da
tutto il movimento con le parole d’ordine
"Roma non si chiude/fanno un
deserto e lo chiamano città"
dell’Esquilino.