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AI COSTRUTTORI E ALLE BANCHE!
Contro il G8 della crisi – sabato 28 manifestazione nazionale
Meeting point ore 13,30 Stazione Tiburtina.
Questa mattina duecento precari, migranti, sfrattati e studenti hanno compiuto
un’altra tappa del “CENSIMENTO DAL BASSO” degli immobili vuoti regalati alla
speculazione. Si tratta di uno stabile di migliaia di metri quadrati, su via
Prenestina, a ridosso del raccordo anulare, abbandonato dal 2003 di proprietà
della società CA.SA. srl. Un’altra azione, sopo l’occupazione della sede
dell’Abi, che intende lanciare la mobilitazione contro il G8 della crisi e
contro il “piano casa" delle beffe.
Sono settimane che i giornali parlano del cosiddetto “piano casa” di Berlusconi
e sono molteplici le prese di posizione a favore e contro. C’è chi sia nel
centrodestra che nel centrosinistra considera questa una grande opportunità. Ma
per fare cosa? Nuove case per chi non ce l’ha o per chi rischia lo sfratto? Per
chi è insolvente con il mutuo? Per chi fa un lavoro precario e non si può
permettere gli attuali affitti? Per i migranti o per i giovani? Proprio no!
L’intervento edilizio legato al “piano casa” produrrà soltanto un effetto sul
settore delle costruzioni, metterà nuovamente in moto capitali e darà nuove
ragioni di esistere alle banche. Ma non genererà una sola casa per l’emergenza
abitativa.
La crisi formidabile che sta creando nuove precarietà viene fatta pagare ancora
una volta ai lavoratori, alle precarie, ai disoccupati, alle pensionate. Mentre
i provvedimenti di sostegno alle banche e alle imprese si moltiplicano, con le
briciole che rimangono si disegnano ammortizzatori sociali insufficienti.
I ministri del welfare dei 14 stati economicamente più forti dal 28 marzo
saranno a Roma per discutere della crisi e delle misure da attuare per
fronteggiarla. Se le misure sono quelle previste dal governo Berlusconi
sappiamo per certo che aumenteranno tagli e licenziamenti, che le risorse per
garantire un minimo di stato sociale saranno inadeguate, che l’unica
preoccupazione sarà quella di favorire le banche e le imprese, causa principale
della crisi dilagante.
Mentre si propongono decreti legge accattivanti come il “piano casa” e si
propone agli inquilini della case popolari di diventare proprietari, un
patrimonio pubblico enorme rischia di sparire con le cosiddette politiche di
valorizzazione. Numerosi edifici e grandi aree pubbliche, comprese le caserme
in dismissione, stanno per essere offerte al miglior offerente per risanare le
casse dello stato. Invece, potrebbero essere utilizzate subito per affrontare
l’emergenza abitativa ed evitare nuove ed inutili cementificazioni.
Per questo chiediamo che gli stabili inutilizzati sia pubblici che privati
siano messi a disposizione per garantire il diritto alla casa, a cominciare dal
patrimonio in dismissione dello stato e che non vengano consegnati alla
speculazione e alla rendita parassitaria.
>>BLOCCA IL G8 DELLA CRISI!
>>CASA E REDDITO PER TUTT*!
Blocchi Precari Metropolitani