A Vicenza in 80.000 contro il Dal Molin


da globalproject.info

In migliaia oggi, tante famiglie, bambini, giovani e
meno giovani, attivisti dei centri sociali, dei comitati, per le strade
di Vicenza per la manifestazione contro il Dal Molin.
Lo striscione
di apertura tenuto dalle donne del No dal Molin che indossano una
maschera bianca. "Su Vicenza è calato il silenzio", hanno denunciato
nei giorni scorsi i cittadini. Questa lotta e questa città sembramo
infatti essere invisibili per il Governo e i media
mainstream. Proprio mercoledì il presidente della Repubblica Napolitano
ha espresso la sua posizione sull’ampliamento dell’aeroporto: "nessun
ripensamento" da parte del governo italiano.

 

L’appello lanciato nei giorni scorsi ad unirsi tutti
dietro all’unica grande bandiera simbolo di questa battaglia è stato
accolto dai manifestanti.
Subito dopo lo striscione di apertura
sfilano i comitati del Patto del Mutuo soccorso, i cittadini che si
battono a livello territoriale come i No Tav, i No Mose, No Ponte ed
alcune delegazioni dei comitati europei e gli attivisti statunitensi
che si battono contro la guerra che ieri sera hanno partecipato
all’apertura dei lavori di questa 3 giorni europea.
In testa al
lungo e colorato corteo anche Don Gallo della Comunità San Benedetto al
Porto. Dal palco mobile della manifestazione si alternano gli
interventi.
Nel corteo anche un grande striscione con la scritta "Genova: la storia siamo noi! Liberi tutti" dopo la sentenza di ieri che condanna 24 imputati a 102 anni di pena.

Dopo circa due ore la testa del corteo è arrivato nel Piazzale della Stazione ferroviaria.
Dal palco mobile i primi interventi sono stati di Cinzia Bottene del
Presidio permanente, il premio Nobel Dario Fò e Don Gallo. Poi hanno
preso parola il Comitato NoF35 di Novara, i No tav, la rete Campana
rifiuti zero, e le delegazioni dei comitati europee che si battono
contro le basi.
"Dobbiamo gridare forte il nostro no anche alle
vittime delle guerre che non hanno voce" – ha detto Cinzia – "dire No
al Dal Molin, significa dire un forte sì al futuro. Noi continueremo a
urlare le nostre ragioni, la strada sarà lunga ma i grandi cambiamenti
non sono mai immediati […] Un futuro diverso è possibile se tutti noi
ci battiamo insieme per realizzarlo".
"Col sole che è venuto per
cancellare la neve siete arrivate tutti voi, voi siete stati veramente
il sole perché ci date speranza" – sono le parole del premio Nobel
Dario Fò, che riferendosi al Governo ha detto "un governo che fa di
tutto per essere disprezzato, assente, non ascoltate la gente, figli di
puttana che hanno distrutto la nostra fiducia, siete dei bugiardi e ci
ricorderemo di questo vostri atteggiamenti nel futuro".
Una volta conclusa la manifestazione, un nuovo corteo, è partito alla volta del Presidio Permanente.
Tensione in stazione causata ancora una volta dall’arroganza di
Trenitalia che con un atteggiamento assolutamente irresponsabile blocca
i convogli in partenza e in arrivo. Dopo una lunga trattativa gestita
dal Presidio permanente la situazione si è sbloccata e i treni sono
finalmente partiti.

 


This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.