Non rubateci il Futuro!

Mercoledì 13 ottobre

Horus Project presenta:

Il film NON RUBATECI IL FUTURO, realizzato da Margine Operativo, racconta attraverso la ‘piccola’ storia della scuola elementare Iqbal Masih di Roma, il mondo della scuola pubblica in Italia nel 2010, alle prese con il taglio dei posti di lavoro, la precarizzazione del corpo insegnante e l’attacco al tempo pieno.

La scuola vissuta come bene comune.

Ore 20,00 Proiezione del film, a seguire:
Incontro con Simonetta Salacone (ex preside della Iqbal Masih), Margine Operativo, Corso di italiano di Astra 19, Coordinamento scuole IV municipio, Operatori sociali programma di scolarizzazione dei Rom.

Astra19 – Via Capraia 19, Roma

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A un anno dall’arresto e dall’assassinio di Stefano Cucchi.

Il ricordo non muore, il ricordo non basta!

Appello al mondo della Cultura, dell’Arte e della Parola.

1 / 10 / 2010

 

Stefano Cucchi e’ stato ucciso ed un anno e’ passato.

Un anno ci separa dalla notte del 15 ottobre 2009 quando Stefano viene fermato, arrestato e picchiato. Viene strappato all’affetto di quelli che lo amano da una giustizia troppo ingiusta che lo restituira’ senza vita dopo 7 giorni, il 22 ottobre 2009.

La storia di Stefano, e le immagini del corpo rese pubbliche, colpiscono il mondo suscitando sconcerto, indignazione e rabbia.
Rabbia per la morte, ma non solo. Le dichiarazioni di parte della politica giustificano quello che è accaduto ricercando nella vita privata di Stefano e della sua famiglia i pretesti morali per giustificare la barbarie. 

La società civile e i movimenti raccolgono il grido lanciato dalla famiglia. Vengono indette manifestazioni, iniziative e presidi; in molti concerti ed eventi culturali viene raccontata la storia di Stefano e si pretende verità e giustizia.

Ma la storia di Stefano è lo spaccato di un paese dove troppo spesso la dignità degli esseri umani viene sacrificata in nome del giudizio morale, della punizione esemplare, della sicurezza. Un sistema spietato che solo quest’anno ha prodotto 126 morti nelle proprie carceri. Un paese dove è diventato complicato chiedersi di chi avere paura, mentre si rende necessario costituire una Associazione Nazionale per le vittime delle forze dell’ordine. Per chiedere giustizia e verità della morte di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Gabriele Sandri e molti, troppi altri ancora.

Il 5 ottobre riparte il processo sulla vicenda di Stefano: alla sbarra c’è un intero sistema costruito sugli abusi di poteri, le negligenze, la violenza, le menzogne. Un processo difficile e lungo che vede i familiari e gli amici in prima linea.

Per questo ci appelliamo al mondo della cultura, della musica e della parola; a tutti quegli artisti e artiste che hanno usato e usano la loro arte per raccontare ciò che spesso non si dice, per denunciare ancora e con più forza, per aiutare a non dimenticare. A tutti quei giornalisti che hanno raccontato senza paura facendo fino in fondo il loro lavoro; a chi ha preso parola con un disegno, con una poesia, con una canzone.

Vi invitiamo a sottoscrivere questo appello e a passare per Roma negli appuntamenti che i familiari, insieme a comitati e movimenti, stanno costruendo il 15 e il 22 ottobre.

Uniamo le nostri voci, le nostre passioni, le nostre intelligenze.
Per pretendere verità e giustizia. Per dire ‘ Mai Più’.
Con Stefano nel cuore.

per adesioni scrivere: appellostefanocucchi@gmail.com 

Programma delle giornate per Stefano:

VEN 15 OTT h22.30 DON BOSCO DA P.ZZAfiaccolata nel X municipio
                     h23.30 PARCO DEGLI ACQUEDOTTI MESSAGGIO PER LA NON VIOLENZA E TOLLERANZA

SAB 16 OTT  h10.00 mercato rionale via ciro da urbino – torpignattara murales per cucchi (i muri utilizzati saranno due: il volto di Stefano e sull’altra facciata una frase con accanto   nomi  delle vittime dello stato).

VEN 22 OTT   h17.00 largo pettazzoni – torpignattara presentazione del libro di Ilaria Cucchi “Vorrei dirti che non eri solo” con Checchino Antonini e Associazione ANTIGONE
                      h20.00 cena sociale – Centro Culturale Certosa, csoa ex Snia, csoa Corto Circuito
                      h21.30 Assalti Frontali, Presi per caso e spettacolo di “magma teatro” e ALTRI

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E’ STATO MORTO UN RAGAZZO

Un film sulla storia di FEDERICO ALDROVANDI

di Filippo Vendemmiati

 

Venerdì 8 ottobre ore 21

Astra 19 – Via Capraia 19 Roma (Tufello)

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Mercato Terra/TERRA al Tufello

DA DOMENICA 10 OTTOBRE
MERCATO terra/TERRA

DALL’ALBA AL TRAMONTO
PALESTRA POPOLARE VALERIO VERBANO
via delle Isole Curzolane,133

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SERATA A SOSTEGNO DI HORUS PROJECT

 

Venerdì 25 giugno @Strike Spa Via U. Partini 21 – Casalbertone

Sono passati sette mesi dallo sgombero di guerra dell’Horus di piazza Sempione. Oggi quel percorso di lotta e di resistenza vive nelle tante attività e progetti che attraversano il Tufello e la città intera. Un patrimonio politico e culturale costretto ancora oggi a pagare un prezzo altissimo allo sgombero, soprattutto dal punto di vista economico, con un debito accumulato di circa 30mila euro. Tra le voci principali del debito, i danni alle attrezzature tecniche, l’esposizione nei confronti dei fornitori, i contributi per la difesa legale nei diversi processi in cui siamo coinvolt@. Una pesante ipoteca che rischia di ripercuotersi sui progetti sociali e culturali messi in piedi in questi anni. L’indipendenza economica è questione decisiva per chi intende difendere la propria indipendenza politica. Per queste ragioni, in occasione della serata del 25 giugno a Strike, ti chiediamo di sottoscrivere 5 euro per sostenere un cammino di autogestione, libertà e autonomia.

Serata a sostegno di Horus Project: Concerto CU-Cinema Underground (formazione electro live instrumental) + Djset: Rookie+Easyman.

Saranno aperti PUB+Strakitchen+Infopoint

www.strike-spa.net

Horus Project è una rete in movimento, un centro sociale tra i lotti del Tufello, una Palestra Popolare dove prima c’era una discarica, quattro case autoassegnate agli esclusi del welfare, uno sportello legale gratuito contro la precarietà e per un reddito garantito, una scuola di italiano per migranti a rischio espulsione e, prossimamente, una scuola per italiani espulsi dalla formazione pubblica.

Horus Project è un concerto per i trent’anni di Valerio Verbano in piazza Sempione, è produzione culturale senza padroni, sopravvissuta allo sgombero di guerra del 18 novembre 2009, che si prepara a un’altra battaglia contro la speculazione e il recupero degli spazi abbandonati.

Horus Project è antifascismo al tempo del razzismo di stato, è difesa dei beni comuni, è la libera scelta delle donne contro oscurantismi e fondamentalismi, è antiproibizionismo senza dipendenze, è cassa dritta al cuore.

Horus Project è un percorso di resistenza, indipendenza e di possibile autogoverno contro crisi, rendita e sfruttamento. 

STAY TUNED

www.globalproject.info

www.myspace.com/palestravalerioverbano

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RE/ACT! Giù le mani dalla cultura!

RE/ACT!

ALEMANNO, TREMONTI, giù le mani dalla CULTURA!
assemblea
mercoledi 23 giugno h. 17
presso lo spazio culturale Angelo Mai – viale delle Terme di Caracalla 55/a

In Europa si investe nel settore culturale in media circa l’1,5%;l’Italia investe nello stesso settore lo 0,3 %.

Una politica suicida ben rappresentata dal devastante effetto TreBondi che mette a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro,
che taglia il 25% del Fondo Unico per lo Spettacolo, sopprime l’Eti (Ente Teatrale Italiano)- che significa chiudere 3 teatri storici a Roma,
Firenze e Bologna, mettere a rischio 144 posti di lavoro, cancellare il principale canale di promozione all’estero del nostro teatro.

La stessa politica purtroppo viene recepita dalla giunta Alemanno, che a partire da uno dei primi atti del Campidoglio,
taglia l’80% dei finanziamenti per le iniziative culturali dei Municipi, portando alla chiusura molte attività nei territori e i
nterrompendo bruscamente il ciclo già contraddittorio della “Roma Capitale europea della cultura” che fino a qualche anno fa tanto faceva parlare di sé.

Si trattava però di un ambiguo risultato, destinato a fallire rapidamente e a mostrare la sua debolezza.
Il miracolo di “Roma Capitale europea della cultura” si fondava su una espansione selvaggia, giocata su migliaia di lavoratori precari dell’indotto culturale, turistico e dei servizi: un mondo di stage, di contratti “atipici” utilizzati in modo spregiudicato e di lavoro nero vero e proprio. Un sistema fragile, per niente lungimirante, che mai avrebbe potuto garantire continuità culturale e lavorativa per Roma.

A seguire la destra al Governo di Roma, che attua senza esitazione il suo cavallo di battaglia: la cancellazione dell’intervento pubblico
e dell’idea stessa di welfare come campo di azione di chi gestisce “la cosa pubblica”, a partire dal taglio dei servizi e degli investimenti produttivi per la capitale.

Una situazione drammatica che colpisce soprattutto il settore della cultura, che negli anni passati aveva trainato la fase espansiva dell’economia cittadina.

La Giunta Alemanno, incapace di una più attenta programmazione della spesa pensa di coprire l’assenza di proposta con grandi e piccoli eventi di scarsa qualità che consumano le esigue risorse a disposizione – in una stupefacente continuità con i peggiori caratteri della Roma veltroniana. Tra un Capodanno da strapaese (1milione di euro) e un teatro itinerante deserto “contro il bullismo” (800mila euro), si chiede a migliaia di artisti, tecnici, organizzatori, attori di cambiare lavoro oppure di iscriversi a qualche associazione di comodo che ruota intorno all’estrema destra romana, sempre in prima fila tra i vincitori dei pochi bandi del Comune rimasti.

Il tema delle risorse pubbliche per la cultura coinvolge tutti coloro che in questi giorni si stanno mobilitando contro la guerra all’intelligenza del governo Berlusconi. Ma non solo: insieme ai tagli, emerge con forza l’assenza di spazi adeguati alla cultura, oltre al collasso di quelli esistenti, costretti a sopravvivere tra riduzione dei finanziamenti, sgomberi forzati e costi di gestione insostenibili.

Una china che si può fermare attraverso il recupero e la destinazione culturale del patrimonio immobiliare abbandonato, pubblico e privato.

In questo senso, l’esperienza degli spazi sociali autogestiti, dei laboratori di sperimentazione, rappresenta un valore per la città, perché capaci di tenere insieme riqualificazione territoriale (soprattutto in periferia) e accesso diffuso alla cultura – in particolare in questa asfissiante crisi.

Per questo la giunta Alemanno punta ad azzerare questo patrimonio, usando il cappio di una “legalizzazione mercantile”, fatta di costi di affitto e di utenze (e richieste di arretrati!) insostenibili.

Per avviare questa campagna partiamo da noi, artisti, tecnici, associazioni, cooperative e centri sociali, laboratori, che ogni giorno producono arte e sperimentazione, spazi attraversati da migliaia di persone che mantengono viva la scena culturale cittadina.

Ci battiamo per un fondo strutturale per la produzione indipendente e per i precari del settore, che strappi dalle mani delle “superlobby” di Alemanno le risorse per metterle a servizio di chi si organizza in forma autonoma e autogestita.

Su questa sfida ad Alemanno e alla sua cricca, chiamiamo tutta la città
a un primo appuntamento pubblico di confronto per

mercoledi 23 giugno, alle 17, presso lo spazio culturale Angelo Mai, viale delle Terme di Caracalla 55/a

Per aderire: reactroma@gmail.com
blog:
http://react2010.wordpress.com/

Primi Firmatari:

Associazioni, compagnie, centri sociali, comitati:
100 Autori Giovani
Action
Angelo Mai
ApTI
Artisti 7607
Assalti Frontali
Ass, Culurale Affabulazone
Ass. Culturale Beba Do Samba
Ass.Culturale Cantiere Jazz
Ass. Culturale
Ass. Culturale Defrag
Ass. Culturale Deluxe
Ass. Culturale Yakaar Italia Senegal
Ass. Culturale PioLaTorre
CasettaRossa spa
Centro di cultura popolare Tufello
Centro Sociale 32
Centro Sociale Torbellamonaca
Comitato cittadino per il Teatro del Lido di Ostia
Collettivo l’officina
Compagnia Capotrave
Csc students
Empatia Venefica
Esc
Gothic Network
Horus Project
Kollatino Underground
La linea di Greta
La Strada
LINK
Margine Operativo
Rialto
Spartaco
Sans Papier
Setteteste
Strike
Spazio Sociale 100Celle Aperte
Teatri di Vetro
Teatro Furio Camillo
Triangolo Scaleno Teatro
Usi Ait
Voci nel Deserto
Zeropuntotre
Zona Rischio
ZTL – Zone Teatrali Libere

Artisti, tecnici, operatori dello spettacolo:
Pietro Masturzo (fotografo, vincitore del premio World Press Photo 2010)
Canio Loguercio
Claudia Pajewski (fotografa)
Clementino (rapper)
Federica Santoro
Lidia Ravviso (regista, Woka produzioni)
Margherita Pescetti (regista)
Enrico Barile (operatore video)
Toni Bruno (fumettista)
Pietro Masturzo (fotografo, vincitore del premio World Press Photo 2010)
Claudia Pajewski (fotografa)
Filippo Gatti (cantautore)
Giulia Anania (cantautrice)
Fabio Fontanella (illustratore)
Marcello Saurino
Alioscia Viccaro (attore e regista)
Luca Gennari
Marisa Vallone
Giulia Ducci
Astrid Meloni (attrice)
Gabriele Benedetti (attore)
Simona Senzacqua
Luisa Cappelli
Valerio Gatto Bonanni
Paolo Rosario Mele

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Mercato terra/TERRA

Horus Project
presenta


>SABATO 5 GIUGNO 2010<
dalle 10 al tramonto

presso la PALESTRA POPOLARE VALERIO VERBANO
via Isole Curzolane 133, Tufello, bus 84-90

MERCATO terra/TERRA
"…un modello di economia che impegna reciprocamente produttori e consumatori per sovvertire le catene di distribuzione, ridurre la distanza alimentare, valorizzare le relazioni sociali, sensoriali e gustative"

-mostra/Fotografica

-area/Animazione e intrattenimento bimbi e bimbe

-alle 16 esibizione/Sportiva :: Kung fu, Kendo, Full contact, Boxe

Ore 17 – assemblea pubblica

«RIPRENDIAMOCI LA CITTA’»
Autogoverno, nuovo welfare, municipalismo

Il declino di Roma è sotto gli occhi di tutti. Una città sempre più spenta e chiusa, ferita da una crisi globale che assume i tratti di una giunta arrogante e incapace. La ricetta di Alemanno è semplice: tagli alle risorse per le politiche sociali, i servizi, i trasporti, la cultura, lo sport, l’ambiente. La destra parla tanto di federalismo, ma poi saccheggia i trasferimenti ai municipi, che rimangono senza strumenti davanti a una sofferenza sociale sempre più estesa. I processi di precarizzazione investono il Comune senza che nulla si muova nelle stanze del Campidoglio. Un’amministrazione succube della rendita finanziaria e immobiliare che, invece di recuperare il patrimonio edilizio abbandonato per destinarlo alla precarietà abitativa, preferisce consumare altro suolo e distruggere ciò che resta dell’Agro romano.

Questa destra pensa di governare la crisi usando lo spauracchio della "sicurezza" e della guerra tra poveri per attaccare i diritti e le libertà di tutti: non si contano più le ordinanze restrittive che umiliano la nostra città, spingendola ai margini del panorama europeo dal punto di vista della qualità della vita. Allo stesso tempo, però, la rappresentanza politica vive una crisi di legittimità e di consenso senza precedenti, screditata, autoreferenziale, distante dai bisogni della società, spesso strumento esclusivo di potere e corruzione.

Non fa eccezione il Municipio IV, il più esteso e popoloso della città, governato dal mini-sindaco Bonelli, di cui si sono perse le tracce dopo un «folgorante» avvio fatto di ordinanze per la chiusura delle fontanelle pubbliche, inaugurazioni di marciapiedi, feste da strapaese e manifesti abusivi a sostegno della candidatura di Polverini. Un municipio simbolo della speculazione e della precarietà, in cui la rendita detta legge nel silenzio complice della politica. Basta pensare al totale abbandono in cui versano tre immobili di pregio del nostro territorio: l’Horus di piazza Sempione, l’ex cinema Astra di viale Jonio, l’ex Gil di piazzale Adriatico.

Ma la nostra città non è solo questo: nei territori, nelle periferie globali, nei bacini produttivi metropolitani, emergono con forza esperienze autonome che, in alcuni casi, alludono a un modello di decentramento radicale legato alle esperienze municipali più permeabili. Comitati di quartiere, centri sociali, palestre popolari, case occupate, comitati per la difesa della scuola pubblica, associazioni contro l´omofobia e la violenza maschile, i circuiti della produzione e distribuzione biologica e del commercio equo, reti e servizi autogestiti contro la precarietà e per i diritti di cittadinanza: in queste esperienze vivono le premesse di un possibile autogoverno dei territori (fisici e sociali), comunità aperte e plurali che possono rappresentare la vera alternativa alle destre populiste ed egoiste di Alemanno e Berlusconi.

Su questa scommessa invitiamo a un confronto pubblico tutte le realtà sociali, culturali e politiche della città e del municipio. L’incontro si terrà sabato 5 giugno, alle 17, presso la Palestra Popolare Valerio Verbano, al Tufello (via Isole Curzolane 133), in occasione del terra/Terra, «mercato senza mercanti verso un’altra equoconomia».

Promuovono:
Horus Project, Astra 19 – spazio pubblico autogestito, Palestra Popolare Valerio Verbano

Partecipano:
Operatori e operatrici Cooperative sociali Brutto Anatroccolo, Eureka I, Cecilia – Lavoratori e lavoratrici Piscina comunale Tufello – Centro di cultura popolare Tufello – Associazione culturale Defrag – Volonté occupato – Centro sociale La Torre – Centro sociale Brancaleone – Radio popolare Roma – Centro Donna Lisa – Associazione Il Mondo in IV – Rete del nuovo municipio IV – Comitato di quartiere Serpentara – Rete sociale Casalbertone – Andrea Novelli (presidente Uisp di Roma) – Andrea Catarci (presidente Municipio XI) – Massimo Perifano (vicepresidente Mun.X) – Giammarco Palmieri (presidente Mun.VI) – Antonio Medici (vicepresidente Mun. V) – Gianluca Peciola (consigliere provinciale) – Andrea Alzetta (consigliere comunale) – Gianluca Quadrana (consigliere comunale) – Federica Rampini (consigliera Pd Mun. IV) – Michela Pace (consigliera SeL Mun. IV) – Federazione della sinistra Mun. IV

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Decoro urbano antifascista a Vigne Nuove

COMUNICATO STAMPA
Roma, 22 maggio 2010 Decoro urbano antifascista a Vigne Nuove 

 


Questa mattina studenti, precari e attivisti hanno ripulito i muri del quartiere di Vigne Nuove (Municipio IV) dai deliri psicopatici di Militia, gruppuscolo neonazista che fa capo a Maurizio Boccacci, vecchio sodale della cricca di Romagnoli, Castellino, Iannone.

Insieme agli abitanti del quartiere sono state fatte due scritte: «Roma città aperta: casa, reddito e cultura per tutti» e «Contro sfratti e precarietà riprendiamoci la città. Inglorious basterds!»

Nonostante le recenti indagini dei Ros e la formale condanna della destra, vogliamo ricordare
che questi infami hanno goduto nel corso degli anni del sostegno più o meno diretto delle forze politiche (e della polizia) che oggi governano il Comune, la Regione e il Paese. Il verminaio della «destra sociale» romana è la casa comune di tutti questi signori, che infatti si sono ritrovati a braccetto durante la commemorazione di Giuseppe Dimitri, ex leader di Terza Posizione morto pochi anni fa, amico  e sodale di Enzo Piso, attuale coordinatore regionale del Pdl.
 

La destra al governo ha prima usato questi gruppuscoli per intervenire nei quartieri popolari, ma poi li delegittima appena oltrepassano il confine della decenza e della compatibilità politica. Non lasceremo nessun spazio a questi individui: i centri sociali, le palestre popolari, le case occupate, le reti contro la precarietà e i diritti di cittadinanza, gli spazi culturali sono gli antidoti materiali al vecchio e nuovo fascismo, le risposte di autonomia e autogoverno dei movimenti.

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CRISI GLOBALE, LOTTE SOCIALI E DIRITTI NEGATI

Horus Project presenta
«Crisi globale, lotte sociali e diritti negati»


Giovedì 20 maggio ore 21
Presentazione del libro «Crisi dell’economia globale. Mercati finanziari,
lotte sociali e nuovi scenari politici»
(Ombre Corte) a cura di Andrea
Fumagalli e Sandro Mezzadra. Partecipa Andrea Fumagalli e Giuliano Santoro
(giornalista di Carta).
«Un primo tentativo organico e transdisciplinare di analizzare una crisi che
non è solo finanziaria, ma della globalizzazione, del capitalismo neoliberale
così come lo abbiamo conosciuto fino a oggi».
 

 

Venerdì 21 maggio ore 21,30
Spettacolo teatrale «Madame Cie. Rievocazioni estemporanee di una divisa 
scoppiata», scritto diretto interpretato da Alessandra Magrini, audio e video 
Francesco Marchese.
«Un monologo multimediale: Lady Oscar, Pinocchio, la Costituzione, Nelson 
Mandela, il CIE di Ponte Galeria, gli sbarchi a Lampedusa, sgorgano da una 
mente fuor di senno, proprio come accadde a molti giovani soldati di ritorno 
dal Vietnam negli anni '60 che non hanno retto il peso dell'orrore».

 

>>Astra19 - spazio pubblico autogestitovia Capraia 19 - Tufello
Bus 90 e 84
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La Destra Sociale da Salo’ a Tremonti

 
 
Le destre radicali e quelle di "governo" avanzano in tutta Europa proponendo 
politiche populiste e xenofobe nel tentativo di disegnare il volto di una gestione 
autoritaria della crisi. Nel nostro paese e nella nostra città si va delineando un'inedita
organicità tra le destre neofasciste e il governo del paese e dei territori, 
recuperando e innovando temi e personale politico dalla tradizione neofascista 
e dalle pagine più buie dell'eversione nera. 
Ne discutiamo a partire dal libro "La Destra Sociale" assieme a:
Guido Caldiron (autore del libro e giornalista di Liberazione)Sandro Portelli (storico)
VERSO IL 7 MAGGIO: BLOCCA il BLOCCO!
ROMA RIFIUTA LA GIOVINEZZA DEL POTERE 
Astra19 - Via Capraia 19 Roma
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