Comunicato Stampa 13 dicembre
Devastazione e saccheggio: è questa l’eredità di 52 giorni di occupazione
militare dell’Horus di piazza Sempione. Porte tavoli e sedie divelte, impianti
del bar distrutti, scritte fasciste omofobe e razziste, bagni murati. E il furto di
numerosi strumenti di lavoro, computer, parti di amplificazione e tanto altro
ancora.
Questo è lo spettacolo che abbiamo visto ieri 12 Dicembre, mentre si è parlato solo di finte
molotov incustodite trovate in giro, già pronte all’uso, che poi sono scomparse
come quelle della scuola Diaz di Genova 2001.
A 24 ore dalla liberazione, l’Horus torna a vivere,abbiamo risistemato le sale, attaccato i
nostri striscioni, tolta la tanta immondizia lasciata dalla polizia, ed ora che
lo spazio è accogliente come prima daremo inizio ad un laboratorio permanente in vista
del tavolo convocato dalla Regione e dalla Provincia per il giorno 22 dicembre.
Siamo coscienti del fatto che il tavolo convocato non ci tutela contro un eventuale sgombero
che potrebbe avvenire ogni mattina al quale, per quanto ci riguarda, abbiamo deciso di resistere
in maniera passiva.
Da oggi riprenderanno le nostre attività aperte a tutti, che dal 21 ottobre scorso
a seguito del violento sgombero, avevamo spostato presso i locali dell’Astra 19; domani,
domenica 14 dicembre, ci sarà il cineforum a cura degli studenti.
Invitiamo tutte e tutti a sostenere in qualsiasi forma la liberazione dell’Horus restituito alla
città.
La Felicità non si paga si strappa.