Blocchi Precari Metropolitani: Via Prenestina resiste. Ma non
mancavano gli agenti?
Sono passati pochi giorni da quando il prefetto di
Roma ha dichiarato sospesi gli sfratti fino al 7 giugno per
l’indisponibilità di forza pubblica.
Eppure questa mattina, un centinaio di uomini tra
agenti di polizia e carabinieri si sono radunati al commissariato di
Tor Tre Teste per effettuare lo sgombero dell’ex
fabbrica Fiorucci di via Prenestina 913, liberata lo scorso 27
marzo e destinata ad uso sociale, abitativo e culturale.
Dalle prime luci dell’alba, centinaia di
precarie, studenti, migranti e famiglie senza casa si erano radunate
per organizzare la resistenza. Intorno alle 8, il commissariato di
zona ha convocato il presidente del Municipio VII, Roberto
Mastrantonio, per comunicargli che non si poteva procedere allo
sgombero perché molti degli agenti predisposti all’operazione
erano stati inviati a L’Aquila, a seguito del drammatico terremoto
di questa notte.
La nostra presenza – ben visibile e organizzata
all’interno dell’area – ha scoraggiato l’invio di altri
agenti, forse perché, in un giorno come questo, un’operazione
militare sarebbe risultata ancora più inaccettabile e
vergognosa. Tanto più che si tratta di un’area – come tante
altre nel territorio – abbandonata dagli anni ‘80.
Per difendere l’occupazione dell’ex fabbrica
Fiorucci e per aprire una vertenza sulla destinazione d’uso delle
aree dismesse, giovedì 9 aprile, alle 18, si terrà
un assemblea pubblica a via Prenestina 913, a cui sono invitati
i movimenti per il diritto all’abitare, le reti studentesche, il
circuito della produzione culturale indipendente, la Rete romana di
mutuo soccorso, i comitati di quartiere e le associazioni cittadine
che hanno dato vita alla campagna ‘La città è un
bene comune, riprendiamocela!’.
Al centro dell’incontro, la costruzione, per
venerdì 17 aprile, di una street parade che attraversi le
strade del Municipio VII.
Blocchi Precari Metropolitani