BERLUSCONI E ALEMANNO DICHIARANO GUERRA ALLA CULTURA
Davanti a una crisi economica devastante il governo taglia i finanziamenti
al Fondo unico dello spettacolo, così come ha tagliato le spese sociali
e le risorse per la scuola e l’università. I soldi pubblici servono
soltanto ad ingrassare gli amici e le lobby dello spettacolo o a
salvare i bilanci di quelle banche, multinazionali e società
immobiliari che hanno prodotto la crisi. Neanche un euro andrà a chi
vive e lavora nel mondo della cultura, come nemmeno un euro andrà nelle
tasche dei lavoratori, delle precarie, dei pensionati.
A Roma,
il sindaco Alemanno taglia i fondi per i municipi, mette le mani sul
Teatro dell’Opera, chiude le esperienze di frontiera come quella del
Teatro del Lido, cavalca lo sgombero degli spazi autogestiti [come
l’Horus di piazza Sempione]. Chi produce cultura indipendente,
riqualifica dal basso la periferia, difende i «beni comuni» dalla
speculazione, rende davvero «sicuri» i nostri quartieri contro la
solitudine e l’indifferenza è il nemico da colpire per questa
amministrazione.
Finanziare la cultura, per la giunta di destra,
significa buttare una montagna di soldi per una iniziativa da strapaese
che trasforma la Festa della donna in un baraccone di cantanti falliti,
macchine di lusso e comici che fanno piangere.
Per liberare la capitale da questa cappa normalizzatrice, che rischia di trasformare la città in una caserma e in una vetrina buona solo per la speculazione, è nato F.R.I., Festival Roma Indipendente. Un percorso di rete, di lotta, di azione, di creazione
artistica itinerante e intermittente, promosso da centri sociali,
compagnie teatrali, gruppi musicali, artisti, attivisti, precari e
precarie della produzione culturale.
Chiamiamo tutt@: teatranti, musicist*, cantant*, ballerin*, giocolier*, hackers, writers, fumettist*, fotograf*, tecnic* di qualsiasi tecnica, regist* cineoperatori, attori, attrici, attivist*, chi è tutte e nessuna di queste cose, a ribellarsi insieme per difendere la cultura, gli spazi di libertà e il diritto a una città aperta a tutt*.
Venerdì 13 e sabato 14 marzo, anteprima festival roma indipendente [teatro/performance/foto/musica/incontri]
>> Horus Liberato 2.0 di piazza Sempione
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!
spazi – cultura – reddito per tutt*
FRI/ FESTIVAL ROMA INDIPENDENTE
Prime adesioni: Acrobax, Angelo Mai, Corto Circuito, Esc, Ex Lavanderia,
Factory occupata, Forte Prenestino, Decolliamo, Horus Liberato 2.0, La
Strada, Kollatino Underground, Ondarossa 32, Palestra Popolare Valerio
Verbano, Sans Papier, Spartaco, Strike, Volturno occupato, Zona
Rischio, Action, BPM, Unders, Coordinamento cittadino lotta per la
casa, Assalti Frontali, Ass. Le Sirene, Giano, Isola Teatro,
Junglabeat, Margine Operativo, Occhirossi, SemiVolanti, Torpedo, Teatro
Furio Camillo, Urban Pressure, Vite3, Vga, Ya Basta_Moltitudia
Per adesioni fri@inventati.org