La vostra rendita La nostra precarietà
Questa mattina centinaia di precari e precarie, senza casa, sfrattati, migranti hanno occupato simbolicamente a Roma un palazzo vuoto – ex sede del Messaggero – in viale Castrense, di proprietà di Gaetano Caltagirone per denunciare alla città la vergogna della speculazione immobiliare a fronte di una emergenza abitativa sempre più drammatica.
Proseguiamo in questo modo la mobilitazione iniziata il 6 aprile scorso con il presidio dei palazzi del costruttore Santarelli, con la "Città della dignità" di piazza San Marco e le iniziative che hanno portato alla convocazione di un tavolo in prefettura con i costruttori. Il "picchetto
metropolitano" di oggi inaugura il censimento dal basso degli immobili sfitti, vuoti e abbandonati che porteremo personalmente al prefetto Mosca.
Intendiamo avviare una campagna cittadina che allarghi il tavolo proposto dal prefetto anche ai grandi costruttori, largamente premiati dalla precedente giunta comunale e contestualmente verificare quale discontinuità manifesterà l´attuale sindaco verso i poteri forti di questa città.
Per questo abbiamo scelto un palazzo del noto affarista e immobiliarista Caltagirone che, dopo aver incassato da Veltroni un Piano regolatore su misura, ha deciso di sostenere il neo sindaco Alemanno, dal quale si aspetta
importanti attenzioni. Così facendo verranno presto smentite le velleità "sociali" della destra ed emergeranno ancora una volta gli interessi dei poteri forti.
Abbiamo scelto di attraversare questo primo maggio in connessione con la MayDay europea di Aquisgrana e in contemporanea con le mobilitazioni dei precari e dei migranti in diverse città italiane (Milano, Reggio Emilia,
Napoli, Palermo). Una scelta di autonomia contro la "casta" dei
sindacati confederali che ha trasformato questa data in una kermesse rituale e concertativa. La crisi della rappresentanza colpisce a fondo anche i sindacati confederali, complici delle politiche neoliberiste, incapaci di difendere i diritti acquisiti dei lavoratori e di affermare nuovi diritti per tutti.
Non sarà certo un concerto dedicato ai morti sul lavoro a lavargli un´anima compromessa da anni di cedimenti fuori e dentro i posti di lavoro.
È´ ora di cambiare musica: oggi facciamo la festa alla "casta" sindacale confederale e presentiamo il nostro pacchetto sicurezza: reddito, casa e diritti per tutt*
Blocchi Precari Metropolitani