Ieri
mattina, all'alba, ancora uno sgombero. È toccato al Centro sociale di
Parma La Realidad, liberato lo scorso sabato da studenti e precari,
occupato per essere restituito alla città, all'uso comune, alla
cooperazione sociale diffusa. L'ultimo di una serie, di un'estate senza
pace per l'autogestione.
Un
fatto che, accompagnato ai deliri securitari e neo-stalinisti dello
sceriffo Cofferati, conferma la linea del governo Prodi e del nascituro
Partito democratico: chiudere gli spazi di agibilità conquistati con le
lotte; rendere criminale tutto ciò che è socialmente, politicamente e
culturalmente incompatibile.
Anche
a Roma, nella città-vetrina del futuro premier del Pd, non mancano
sperimentazioni degne di nota. Umiliati gli ambulanti, arrestati
writers e lavavetri, chiuse o militarizzate piazze e strade, accentuate
le misure proibizionistiche, tutto in nome di una sicurezza che rende
insicura e meno libera la vita di ciascuno.
Una tendenza generale, dunque, sempre più allarmante, sempre più insopportabile.
La nostra solidarietà va ai compagni e alle compagne della Realidad, una solidarietà che porteremo sabato 6 ottobre in piazza a Bologna,
al fianco dei compagni e delle compagne di Crash, sgomberati lo scorso
agosto. A Bologna, per dire che l'unica sicurezza che vogliamo riguarda
il reddito, la casa, gli spazi e la libertà di movimento.
Gli spazi si conquistano, le/i precar* si difendono, gli sceriffi cadono!
Horus Occupato, Astra 19, Esc – atelier occupato