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La Felicità non si paga si strappa! Firma l’Appello
Cultura e libertà
Appello per la liberazione dell’Horus
di Roma
Il 21 ottobre 2008 Roma è stata privata di un
luogo importante per la sua vita culturale e sociale: l’Horus
occupato. Si è trattato di uno sgombero violento, una vera e
propria occupazione militare, che vuole impedire ad un pezzo di città
la possibilità di esprimere cultura indipendente. Liberato da
più di un anno, l’Horus si è affermato nella città
come un laboratorio di sperimentazione artistica, attento non solo
alle culture metropolitane, ma anche luogo di creazione per il
teatro, la musica e le arti performative in genere. Un edificio
abbandonato, diventato punto di riferimento creativo e pulsante
dell’intera città.
Per chi l’Horus l’ha
attraversato – e in questa città sono stati davvero in tanti
– è impossibile accettare che sia stato sgomberato perché
considerato un “problema di ordine pubblico”. Peggio ancora
l’invenzione del ritrovamento di molotov da fumetto – che tanto ci
ricorda la vergognosa vicenda della scuola Diaz a Genova nel 2001 –
conferma quanto lo sgombero dell’Horus risponda ad un piano
politico preoccupante. “E questo è solo l’inizio”
dichiara il sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Nella soffocante
crisi economica che travolge il nostro Paese, l’Horus rappresenta
uno spazio in cui chiunque può permettersi di vedere
spettacoli, mostre e concerti. Nella povertà di idee e
sentimenti che da tempo uccide questo Paese, l’Horus rappresenta un
luogo di creazione contemporanea e di vitale socialità. Con lo
sgombero dell’Horus, Roma rischia di perdere qualcosa
d’importante.
Noi non ci stiamo.
Prime adesioni:
Elio Germano – Vilma Labate – Ascanio
Celestini – Rocco Papaleo – Ulderico Pesce – Margine Operativo – l’Orchestra di Piazza Vittorio – Collettivo Angelo
Mai – Assalti Frontali – Andrea Rivera – Andrea Satta dei Têtes
de Bois – Marco
Messina – Urban Pressure – Associazione Le Sirene – Jungla Beat –
Villa Ada Posse – Meg – Torpedo – Triangolo Scaleno Teatro –
MoviMenti "rete per una cultuta indipendente e sostenibile"
– Pier Paolo Fortunelli – Francesco di Giacomo del Banco del Mutuo
Soccorso – Raffaella Misiti degli Acustimantico – Pinomarino – Momo –
Radici nel cemento – Nando Citarella – Don Pasta
– Juan Diego de la Puerta
– Peppe
Voltarelli – Ferdinando Vaselli
– Aisha Cerami -Andrea Salvatori – Laura Boursier
Niutta – Simone Ghelli – Giorgia Cadinu – Antonella Desini –
Antonio Onorati Presidente di Crocevia – Guglielmo Celata
Associazione Openpolis – Carlo Laghezza – Roberto Agostini – Maria
Leonardi – Veronica Chisu – Subculture Recordings – Antonio Bruno –
Associazione Rialtoccupato – Rete Centri Sociali Roma – Marco Philopat – Marco Lodoli – Antonella Catanese – Giovanni Petitti
– Cinzia Cacace – Associazione Apollo 11- Paolo Mariconda – Romattiva.org
Spazio liberatoexBredaEst Pistoia –
Madri per Roma Città Aperta – Massimiliano Smeriglio,
assessore provinciale alle politiche del lavoro e della formazione –
Associazione Yakaar Italia Senegal – Rete per la Partecipazione –
Collettivo Orda Precaria della Comunità in Resistenza/ CSA
Intifada di Empoli – Marco Onorati – Marco Giustini Consigliere
Municipale Municipio Roma XVI Lista Civica Amici di Beppe Grillo di
Roma – Sinistra Critica 4° Municipio – CSOA Ex Mattatoio di
Perugia – Studenti Autoconvocati PG – Gennaro Imbriano Segretario
provinciale Prc-Se Avellino – Associazione sportiva popolare Ad
Maiora Casalbertone – Radio Torre Rm – Rete Centri Sociali romani -Cantiere Milano – Tpo Bologna – Lab. AQ16 Reggio Emilia – Collettivo Spam Parma –
Collettivo di studenti medi Ludus – Centro di cultura popolare tufello (Rm)
[Per aderire: horus_occupato@inventati.org]
http://www.globalproject.info/index-it.html
Laboratorio
delle disobbedienze "Rebeldía" Pisa –
Laboratorio Occupato Insurgencia Napoli – Orientale Agitata
/Uniriot Napoli – Collettivo Femminista Pachamama Napoli – C.AN.NA
– Collettivo Antiproibizionista Napoletano – LISTA RENO per il
Rilancio dello Stato Sociale – Associazione Ex Lavanderia Roma –
Comunità Resistenti delle Marche – Glomeda Comunicazione –
Casale Podere Rosa Roma – Marina D’Ortenzio dell’esecutivo della
federazione dei Verdi di Roma e Provincia – Liceo Virgilio Roma –
Laboratorio delle disobbedienze "Rebeldía" Pisa –
[Per
aderire: horus_occupato@inventati.org]
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La Libertà non si paga, si strappa!
26/10/2008
QUINTO GIORNO DALLA DICHIARAZIONE DI GUERRA DEL SINDACO ALEMANNO ALLA CITTA’ DI ROMA.
Una prima vittoria: parte la trattativa con la proprietà e il comune di Roma.
Ieri notte, mentre centinaia di giovani si riprendevano piazza Sempione con la forza della loro musica, la prima battaglia è stata vinta: il portavoce del sindaco Alemanno e il presidente del IV Municipio Bonelli hanno annunciato ufficialmente la convocazione del tavolo di trattativa con la proprietà Gemini. La data dell’incontro sarà definita nelle prossime ore. Una prima vittoria, ottenuta con la forza e la determinazione di tutta la città che ha rifiutato l’atto di guerra della giunta di destra. Si tratta di un passaggio determinante perché riconosce pubblicamente uno spazio formale di confronto con gli occupanti, un passo indietro evidente per chi – destra e poteri forti – voleva delegittimare due anni di lotta contro la speculazione e la rendita. Un risultato affatto scontato che giunge alla fine di una settimana di mobilitazione permanente e di resistenza, di passione e di rabbia, di desiderio di libertà e gioia comune, che ha dimostrato al sindaco che la città non si governa con gli sgomberi e la polizia.
Ieri notte, piazza Sempione si è trasformata in presidio di libertà, un assedio sonoro contro la paura e contro chi punta a criminalizzare i movimenti sociali. Per queste ragioni, questa mattina, abbiamo deciso di lasciare lo stabile occupato due giorni fa, portando a casa il primo risultato. Da oggi comincia la seconda fase della campagna di liberazione dell’Horus, che ci vedrà impegnati nella costruzione di un percorso ampio e partecipato che metta al centro la destinazione pubblica, sociale e culturale dello spazio. L’assedio continua più forte di prima e si articolerà in una campagna vertenziale a più livelli. Non daremo tregua al sindaco Alemanno: inseme alla città libereremo l’HorusOccupato.
LA LIBERTA’ NON SI PAGA SI STRAPPA – GUAI A CHI CI TOCCA!
Le compagne e i compagni dell’HorusOccupato
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Palestra Popolare Valerio Verbano
Via Volontè occupata
Villa via Alpi Apuane occupata
“Voglio ciò che mi spetta, lo voglio perché è mio m’aspetta!”
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La libertà non si paga, si strappa! Festa in Piazza Sempione
Stasera, sabato 25, invaderemo piazza Sempione con i nostri ritmi, la nostra passione e la nostra indignazione. Un nuovo passaggio della campagna di liberazione, per costringere Alemanno e gli amministratori di guerra a schierarsi sulla destinazione pubblica, sociale e culturale dell’Horus.
Il presidio della piazza segna un nuovo passaggio pubblico di un pezzo di città che non vuole tornare al grigiore e alla militarizzazione permanente di un anno e mezzo fa.
Dalle 19, spettacoli di giocoleria, teatro, arti performative, video… dalle 22, musica elettronica >>segui il bpm, segui i battiti precari metropolitani.
LA LIBERTA’ NON SI PAGA SI STRAPPA – GUAI A CHI CI TOCCA!
Le compagne e i compagni dell’HorusOccupato
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Palestra Popolare Valerio Verbano
Via Volontè Occupata
Villa via Alpi Apuane Occupata
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La libertà nonsi paga si strappa.
25/10/2008
IV GIORNO DALLA DICHIARAZIONE DI GUERRA DEL SINDACO ALEMANNO ALLA CITTA’ DI ROMA
Detto
fatto. Ieri pomeriggio, attorno alle 18, oltre cento persone hanno
liberato simbolicamente una ex-scuola pubblica confinante con
l’HorusOccupato (destinata ad ospitare il futuro consiglio municipale)
chiusa da anni da interminabili lavori di ristrutturazione. “La
trattativa è aperta”, recitava così uno dei tanti striscioni issati
sull’edificio.
Da qui parte il nostro presidio che finirà solo
con l’apertura di vera trattativa pubblica con la proprietà e il comune
di Roma. Da qui prosegue la campagna per la liberazione dell’Horus, su
cui continua una quotidinana aggressione fisica fatta di
smantellamenti, installazioni di allarmi e presidi militari.
Continueremo
ad assediare chi intende chiudere una esperienza di indipendenza e di
conquista di diritti. La scuola pubblica che ci ospita è un segnale di
connessione con le mobilitazioni di questi giorni contro la distruzione
della scuola e dell’università pubbliche. Gli studenti e le studentesse
in rivolta – e noi insieme a loro – stanno rivendicando libertà di
espressione, autogoverno, una formazione pubblica e autogestita.
Stasera,
sabato 25, invaderemo piazza Sempione con i nostri ritmi, la nostra
passione e la nostra indignazione. Un nuovo passaggio della campagna di
liberazione, per costringere Alemanno e gli amministratori di guerra a
schierarsi sulla destinazione pubblica, sociale e culturale dell’Horus.
Il presidio della piazza segna un nuovo passaggio pubblico di
un pezzo di città che non vuole tornare al grigiore e alla
militarizzazione permanente di un anno e mezzo fa.
Dalle 19, spettacoli
di giocoleria, teatro, arti performative, video… dalle 22, musica
elettronica >>segui il bpm, segui i battiti precari
metropolitani.
LA LIBERTA’ NON SI PAGA SI STRAPPA – GUAI A CHI CI TOCCA!
Le compagne e i compagni dell’HorusOccupato
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Palestra Popolare Valerio Verbano
Via Volontè Occupata
Villa via Alpi Apuane Occupata
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La Libertà non si paga, si strappa!
24/10/08
TERZO GIORNO DALLA DICHIARAZIONE DI GUERRA DEL SINDACO ALEMANNO ALLA CITTA’ DI ROMA
Ci sono volute quattro ore di presidio rumoroso davanti al Campidoglio per ottenere l’incontro con i capigruppo di maggioranza e opposizione. Nella giornata di ieri, dalle 16 alle 22, centinaia di persone hanno assediato l’ingresso del consiglio comunale per non dare tregua al sindaco Alemanno che ora, tramite i suoi tirapiedi, blatera di «disponibilità al confronto», «trattative» e altre amenità.
La delegazione dell’Horus e del Bpm era formata da 15 persone rappresentative delle nostre reti: studenti, precari, migranti, occupanti di case, famiglie e bambini. Abbiamo ricostruito l’aggressione militare del 21 ottobre, abbiamo spiegato i progetti e l’intervento sociale nel territorio, le condizioni di vera illegalità della proprietà dell’Horus, su cui pendono diversi procedimenti giudiziari per violazione della destinazione d’uso dell’immobile. Infine, abbiamo chiarito come lo sgombero militare abbia violato la stessa Delibera 26 del 1997 che, in merito agli spazi privati, prevede una trattativa diretta tra Comune, proprietà e occupanti al fine di trovare soluzioni alternative che rispettino due condizioni: il mantenimento delle stesse dimensioni dello spazio e la sua territorialità.
Davanti a noi, facce sbigottite degli esponenti del Pdl ignari delle leggi dello stato e delle delibere comunali, incapaci di dare risposte ma obbligati a considerare le nostre ragioni «in gran parte plausibili e condivisibili». Il delegato di Alemanno, in difficoltà, ha provato a smarcarsi dalle dichiarazioni al napalm del sindaco sulla «lunga stagione di sgomberi», e ha parlato di «censimento degli spazi occupati», «disponibilità al dialogo», «revisione della delibera 26».
L’incontro si è concluso presentando le nostre richieste, riprese dal capogruppo della Sinistra arcobaleno Andrea Alzetta: nessun cambiamento di destinazione d’uso dell’immobile e apertura di una vera trattativa con proprietà e comune per l’assegnazione dello spazio a fini pubblici, sociali e culturali. La trattativa, per noi e per la città, si apre a partire dalla liberazione dell’Horus.
La libertà non si paga, si strappa – Guai a chi ci tocca
Sabato 25, dalle 22, segui il Bpm, segui il battito della festa e della libertà!
Le compagne e i compagni dell’Horus Occupato
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Palestra Popolare Valerio Verbano
Astra19 spazio pubblico autogestito
Volontè Occupato
Villa via Alpi Apuane Occupata
>>di seguito la mozione presentata da Alzetta e Quadrana
MOZIONE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA
PREMESSO CHE
· La mattina del 21 ottobre 2008 un ingente numero di forze dell’ordine in assetto antisommossa (venti camionette tra carabinieri e polizia) hanno sgomberato il centro sociale Horus in piazza Sempione, sulla base delle disposizioni emanate nei giorni precedenti da un magistrato per dare seguito alla denuncia presentata dalla società Gemini, proprietaria dell’immobile;
· Lo stabile, abbandonato ormai da numerosi anni e sul quale la proprietà aveva tentato in passato una speculazione commerciale, attraverso un cambio illegale di destinazione d’uso, che le era costato diverse denunce e un provvedimento di sequestro, venne occupato due anni fa da giovani del quartiere nomentano che lo trasformarono, da subito, in una importante esperienza di aggregazione giovanile autogestita, sottraendolo così alla pericolosa speculazione e rendita finanziaria, e modificandolo in un luogo di produzione culturale, di socialità fuori dalle logiche del mercato e di crescita collettiva;
· Nel corso dello sgombero le forze dell’ordine hanno dichiarato di aver ritrovato nei locali degli ordigni esplosivi (molotov e fumogeni) che sono stati poi resi visibili, attraverso la loro apparizione in una serie di foto comparse su molte agenzie di stampa già nelle ore seguenti;
· Da dette foto pubblicate appare evidente che i cosiddetti “ordini esplosivi” non sono altro che vecchie bottiglie trovate nei locali; che i presunti “inneschi” non sono altro che stracci dell’identico colore legati al collo delle bottiglie e che la pretesa di trasformarli in “ordigni esplosivi” è essenzialmente una forzatura che non può e non potrà di certo essere assunta come prova contro i giovani del centro sociale Horus;
· La nostra città vive da decenni la realtà dei centri sociali come luoghi consolidati di aggregazione giovanile, a fronte di una grave realtà metropolitana che offre pochissimi spazi comuni soprattutto ai giovani e quasi nessuno nelle sterminate periferie. Aprire una percorso di dialogo con queste importanti realtà giovanili, per poter così almeno capire le loro ragioni e condizioni, non può di certo avvenire attraverso l’uso della forza e con l’avvio di sgomberi dei centri sociali romani.
TUTTO CIO’ PREMESSO
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA CAPITOLINA
· a considerare le tante occupazioni di spazi degradati e abbandonati, compresa quella dell’Horus a piazza Sempione, come proposte sociali, economiche, culturali volte a contrastare le speculazioni finanziarie e commerciali portate avanti nella città su molte proprietà edilizie abbandonate, e di instaurare con questi cittadini un dialogo aperto, franco e rispettoso delle differenze, per non innescare un clima violento e repressivo nella città;
· ad adoperarsi con urgenza presso le autorità preposte affinché sia fatta piena luce sul ritrovamento dei presunti ordigni esplosivi che, dalle immagini e fotogrammi trasmessi nelle ore seguenti, indicano tutt’altro e non di certo oggetti esplodenti;
· a convocare da subito un tavolo istituzionale nel quale devono essere presenti i rappresentanti del centro sociale Horus e degli altri centri sociali romani, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione capitolina e della Prefettura, dove dovrà essere considerata la possibilità di rassegnazione dello spazio ai giovani per il proseguimento delle loro attività socio-culturali.
Roma, 23 ottobre 2008
Andrea Alzetta (la Sinistra – l’Arcobaleno)
Gianluca Quadrana (Lista Civica)
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La Felicità non si paga si strappa!
23/10/2008
SECONDO GIORNO DALLA DICHIARAZIONE DI GUERRA DEL SINDACO ALEMANNO ALLA CITTA’ DI ROMA
Ancora
un giorno di lotta e di passione nelle strade della città. Nel
pomeriggio di ieri un presidio di alcune centinaia di persone ha
liberato pacificamente piazza Sempione dal clima plumbeo creato dalla
presenza dei blindati della polizia, che in mattinata avevano permesso
il quotidiano saccheggio delle strutture interne e della strumentazione
del centro sociale. Studenti, precari, migranti, occupanti di case
hanno prima invaso la piazza di striscioni e poi volantinato nel
quartiere per spiegare le ragioni della mobilitazione permanente.
La
sorpresa amara per il sindaco arriva in serata: un centinaio di
attivisti fa irruzione alla Festa del cinema per ricordare a tutti che
l’Horus occupato è anche uno spazio di produzione culturale [musica,
teatro, arti performative] e di libero accesso per chi non può
permettersi 30 euro per un concerto o uno spettacolo teatrale. Il “red
carpet” ha ospitato la performance di tre agit/attori che hanno
oscurato la presentazione di Al Pacino, sfilando davanti ai fotografi e
alle telecamere con dei cartelli su cui c’era scritto: “la cultura non
si sfratta”, “un film già visto” (riferito al “ritrovamento” delle
bottiglie molotov), “la vostra rendita è la nostra precarietà”.
Negli
stessi istanti, veniva violata la zona di occupazione militare di
piazza Sempione e sul tetto del centro sociale compariva uno
striscione: “Horus libero, riprendiamoci la città”. Un messaggio
diretto al sindaco e ai suoi sceriffi che difendono la speculazione
immobiliare: arrendetevi, siete circondati!.
La campagna di
liberazione continua anche oggi. Nel pomeriggio, dalle 16, centri
sociali, movimenti di lotta per la casa, reti studentesche e
universitarie danno appuntamento in Campidoglio per un assedio sonoro e
un “cacerolazo”, in concomitanza con la seduta del consiglio comunale.
Sabato 25, dalle 22, segui il BPM… segui il battito della festa e della libertà!
LA LIBERTA’ NON SI PAGA SI STRAPPA – GUAI A CHI CI TOCCA
Le compagne e i compagni dell’Horus Occupato
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Palestra Popolare Valerio Verbano
Astra19 spazio pubblico autogestito
Volontè Occupato
Villa via Alpi Apuane Occupata
http://www.rivistaonline.com/Rivista/ArticoliPrimoPiano.aspx?id=5317
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La Felicità non si paga si strappa.
mercoledì 22 ottobre 2008
PRIMO GIORNO DALLA DICHIARAZIONE DI GUERRA DEL SINDACO ALEMANNO ALLA CITTA’
DI ROMA
Una giornata straordinaria: un corteo di cinquemila persone ha dimostrato
che Roma non ha paura dell’atto di guerra del sindaco Alemanno e del
ministero degli interni.
Centri sociali, movimenti di lotta per la casa, reti studentesche e
universitarie, sindacati di base e tutte le realtà autorganizzate hanno
portato l’indignazione e la rabbia nelle strade della città bloccando, sino
a sera, la mobilità del quadrante nord-est della città. Il tentativo di
cancellare l’esperienza dell’ Horus Occupato attraverso un’operazione di
guerra è fallito, come è fallito il tentativo di dividere i movimenti tra
"buoni e cattivi", tra chi occupa spazi sociali e di cultura e chi invece
occupa spazi abitativi. Questa prima risposta della città non è che
l’inizio: la campagna per la liberazione dell’ Horus dall’occupazione
militare continuerà fino a che questo spazio non sarà restituito all’altra
città, quella che ha invaso le strade il 17 ottobre scorso.
L’operazione di criminalizzazione dei movimenti utilizza forme che abbiamo
già conosciuto nel passato: l’ Horus Occupato è totalmente estraneo al
presunto ritrovamento di bottiglie molotov e respinge in modo netto
qualsiasi provocazione che miri a screditare il carattere pubblico e
trasparente delle nostre pratiche di conflitto.
Non daremo tregua a chi vuole zittire ogni forma di dissenso: la campagna di
liberazione prosegue oggi pomeriggio alle ore 16.30 in piazza Sempione per
un "presidio itinerante", che lancerà delle azioni diffuse nel territorio e
nella metropoli, proseguendo il censimento dal basso delle cattedrali della
rendita e della speculazione.
Giovedì 23 alle 16.00 assedio sonoro in piazza del Campidoglio in occasione
della seduta del consiglio comunale.
Sabato 25 dalle 22 –> segui il BPM, segui il battito della festa e della
libertà!
Per ricordare ad Alemanno e alle destre che Roma è libera e non tornerà
indietro.
LA LIBERTA’ NON SI PAGA SI STRAPPA – GUAI A CHI CI TOCCA
Le compagne e i compagni dell’Horus Occupato
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Palestra Popolare Valerio Verbano
Astra19 spazio pubblico autogestito
Volontè Occupato
Villa via Alpi Apuane Occupata
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Riprendiamoci l’Horus!
Roma libera dal controllo
Questa
mattina alle 7 venti camionette tra polizia e carabinieri, in assetto
antisommossa, hanno occupato militarmente piazza Sempione e hanno
violato l’ingresso dell’Horus occupato. Un’operazione di guerra
motivata con le parole fredde e burocratiche di un presunto "sequestro
preventivo", effetto della denuncia della proprietà, società Gemini. La
stessa società che prima ha lasciato l’immobile all’abbandono e poi ha
tentato una speculazione commerciale, attraverso un cambio illegale di
destinazione d’uso, che le è costato diverse denunce e un provvedimento
di sequestro.
Il sindaco Alemanno si assume in questo modo la
responsabilità politica di dichiarare guerra alla città intera, agli
spazi sociali, ai movimenti di lotta per la casa, alle reti contro la
precarietà, a chi in questi anni ha conquistato diritti e dignità. Il
sindaco e la destra vogliono cancellare la straordinaria esperienza dei
centri sociali, spazi sottratti alla speculazione e alla rendita,
luoghi di produzione culturale, luoghi di socialità fuori dalle logiche
del mercato, luoghi del conflitto, luoghi di libertà.
Spazi
liberati che hanno ridisegnato il territorio dal basso, promosso
occupazioni abitative, reti antisfratto, sportelli contro la
precarietà, palestre popolari, laboratori di sperimentazione culturale
e tanto altro ancora. Il sangue nuovo nelle arterie della metropoli.
Una
dichiarazione di guerra che arriva a quattro giorni da uno
straordinario sciopero generale e generalizzato, che abbiamo
attraversato insieme a centinaia di migliaia di persone. Una giornata
che ha aperto un nuovo ciclo di lotte dei movimenti, una moltitudine di
uomini e donne che ha detto una cosa semplice: questa volta, la crisi
non la paghiamo noi!
Noi non abbiamo paura. Da questo momento
inizia la campagna per la riconquista di uno spazio della città, contro
le politiche di guerra di Alemanno e della destra, perchè siamo
convinti che non bisogna chiedere il permesso a nessuno per essere
liberi. Meeting point: alle 11, a piazza Sempione (Montesacro),
assemblea cittadina.
Alle 17, da via Capraia 19 (Tufello), corteo
cittadino
La nostra libertà non si paga, si strappa!
Blocchi Precari Metropolitani/Unders
Horus Occupato
Astra19 spazio pubblico autogestito
Palestra Popolare Valerio Verbano
Volonté occupato
Villa Alpi Apuane occupata
http://www.eidonpress.com/index.php?url=zoom.php&id=254263
per ulteriori Info
http://www.globalproject.info/index-it.html
_____________
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RIPRENDIAMOCI L’HORUS
Alemanno entra in opera a Roma con il primo sgombero da Sindaco!
Questa mattina alle ore 7,30 la polizia è entrata all’Horus Occupato di Piazza Sempione per il sequestro cautelativo dello stabile.
Appuntamenti di oggi 21 ottobre 2008
Ore 11 CONFERENZA STAMPA
davanti all’Horus
Ore 17,00
CORTEO con partenza da via Capraia, 19 (Tufello)
Chiediamo a tutti di partecipare
Horus Occupato
Piazza Sempione, 2 (Monte Sacro)
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